Politica - 19 febbraio 2019, 09:49

Depositi costieri, Rixi: “La soluzione non può essere quella di Pra’”

Il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti interviene sul caso: “Vanno spostati da Multedo, ma bisogna migliorare il coefficiente di rischio”. Smentiti Bucci e Signorini anche sui tempi: “Non potranno essere brevi”

Depositi costieri, Rixi: “La soluzione non può essere quella di Pra’”

Depositi costieri, il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi interviene sull’argomento. È una posizione netta e importante, anche perché smentisce quanto sinora portato avanti, a livello di ipotesi, dal sindaco di Genova Marco Bucci e dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Paolo Emilio Signorini.

Il suo parere, che evidentemente è concordato con il Governo centrale, Rixi lo ha espresso ieri sera, a margine a di un incontro pubblico della Lega presso l’Hotel Mediterranée di Pegli, al quale ha presenziato insieme alla capogruppo del Carroccio a Tursi Lorella Fontana e al presidente del Consiglio Comunale Alessio Piana.

Secondo Rixi, “bisogna risolvere il problema di Multedo, ma la soluzione non potrà essere quella del VTE, ne serve una che sia in grado di migliorare il coefficiente di rischio. Vicino ai centri abitati certe cose non si possono fare”.

Pietra tombale quindi, almeno da parte di Roma, sull’ipotesi di spostamento di Superba e Carmagnani, o presso la diga foranea del porto container o realizzando un settimo modulo all’interno del riempimento. Soluzioni che hanno incontrato, in questi ultimi giorni, la fortissima contrarietà sia della cittadinanza sia del Municipio VII Ponente.

Rixi prosegue il suo ragionamento: “I tempi non saranno brevi. La decisione finale non verrà presa nel giro di qualche mese. Dovranno essere valutati con attenzione tutti i singoli progetti. La collocazione nell’area portuale di Pra’ non garantirebbe alle navi di poter operare in manovra in totale sicurezza”.

Poi, l’aspetto più politico: “È chiaro che ovunque i depositi verranno trasferiti, ci sarà qualcuno scontento. Ma è altrettanto evidente che queste aziende non possono più stare a Multedo vicino alle case, e va trovata una collocazione in area portuale compresa tra San Benigno e Voltri”.

A tutela di Multedo, non ci sono solamente le ragioni della mutata consapevolezza rispetto alle tematiche ambientali e al loro intreccio con il mondo del lavoro, ma anche un Piano Urbanistico Comunale che dice, chiaramente, come i depositi costieri non possano più esistere a pochissimi metri dalle abitazioni (in certi casi, sono meno di cinque).

Le parole di Rixi sono destinate a non restare senza conseguenze. Perché vanno in direzione opposta rispetto a quelle di Bucci: sia sull’ipotesi di Pra’, sia sui tempi indicati. Che, come si temeva, non potranno essere quelli di Tursi. Previsioni troppo ottimistiche sulle quali, a Multedo, in pochissimi avevano fatto affidamento.

Tutto da rifare, insomma, e tutto nuovamente all’aria. In questo contesto, inoltre, assume decisamente un altro significato l’assemblea pubblica convocata domani sera alle ore 21, presso il Centro Remiero della Fascia di Rispetto di Pra’, da parte della maggioranza nel Municipio VII Ponente: Partito Democratico, A Sinistra e Lista Crivello. Si parlerà dell’ipotesi dei depositi costieri a Pra’, anche se potrebbe già essere superata dalle parole di Rixi. Un politico che il Ponente lo conosce molto bene, per il fatto di averci vissuto per moltissimi anni e di avere qui uno dei suoi principali bacini elettorali (il vice ministro, a differenza di molti suoi colleghi, ha fatto tutto il cursus honorum prima di arrivare a Roma, un po’ come succedeva una volta).

In questo quadro, tornano ‘vive’ le altre due ipotesi: l’area dell’ex centrale Enel sotto alla Lanterna e le aree ex Ilva. Così scaldano nuovamente gli animi i cittadini di Sampierdarena e Cornigliano.

Un quadro complesso dove tutti hanno ragione, la politica è in forte difficoltà, i tecnici pure e forse la conclusione più chiara, che nessuno vuole ancora dire, è che le aree non ci sono, che la città non vuole più questi insediamenti sotto alle proprie abitazioni, che, come dice Rixi, “qualcuno scontento alla fine ci dovrà essere”.

Intanto, Multedo - quartiere costantemente ‘mangiato’ e oscurato dall’importanza, sia elettorale che di peso specifico che di rappresentanza cittadina rispetto a tutti gli altri in questione - vede costantemente spostarsi il traguardo un po’ più in là. Chissà se, raffreddata la pista di Pra’, la politica vorrà restare sul pezzo anche a tutela di questi quattromila cittadini. O se, passato il rischio dell’insediamento dei depositi, con la sponda dell’‘antico nemico’ Rixi, quegli stessi partiti che oggi convocano assemblee e che hanno avuto per decenni la responsabilità diretta del territorio - senza mai riuscire a indicare un’opzione che sia una per Carmagnani e Superba - torneranno a occuparsi d’altro. Perché il problema non sarà più imminente, sotto alle loro finestre.

Alberto Bruzzone


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