"La Giunta Bucci si dimostra ancora una volta divisiva, inadeguata e del tutto incapace di accogliere le necessità e riconoscere l'uguaglianza nei diritti dei cittadini genovesi" dichiarano in una nota congiunta, capitanati da Gianni Pastorino di LiberaMente, i gruppi consigliari all'opposizione in Regione, Comune e Municipi, relativamente all'istituzione del "Registro delle Famiglie".
"Ieri sono stati approvati in Consiglio Comunale 9 ordini del giorno che prevedono tutta una serie di agevolazioni e benefici esclusivamente per le famiglie iscritte al Registro delle Famiglie. Peccato però che a quel Registro possano iscriversi solo le coppie con figli e unite dal vincolo del matrimonio: escludendo di fatto tutte le altre formazioni familiari - genitori single, divorziati, vedovi, coppie conviventi, unioni civili e coppie di fatto - mettendo in atto una discriminazione gravissima che lede i principali diritti sanciti dalla Costituzione e dai Trattati europei".
"Il Registro delle Famiglie era stato istituito lo scorso agosto, ad appena due settimane dal crollo del Ponte Morandi, nonostante la nostra forte opposizione in Consiglio Comunale e nei Municipi a una norma inopportuna nei tempi e sbagliata nei contenuti e nonostante gli appelli di vasti settori della società e del tessuto associativo". Bucci ha deciso ieri di combattere una battaglia ideologica sulla pelle e sulla vita quotidiana dei cittadini e dei bambini genovesi: oltre la metà dei nuclei familiari residenti a Genova è infatti composta da famiglie che non rientrano nella definizione che tanto piace al Sindaco e alla sua maggioranza. Per queste famiglie non potranno essere previste agevolazioni per gli abbonamenti AMT, per l'utilizzo dei taxi e per la sosta nei parcheggi; queste famiglie potranno essere penalizzate nell'erogazione dei servizi sociali comunali e nell'assegnazione delle case popolari".
Al coro si unisce anche Arcigay: "Preoccupa il fatto che genitori single, vedovi, divorziati, coppie conviventi, coppie di fatto e unioni civili, che costituiscono la metà delle famiglie genovesi e che non possono iscriversi al registro, risultino esclusi da questi provvedimenti. Ma preoccupa ancora di più il fatto che chi governa la nostra città non solo consideri questa discriminazione una cosa normale, ma addirittura la persegua attivamente. Ciascuno dei 9, iniqui, Ordini del giorno non mancano di riportare, all’ultima riga, la rassicurazione sul fatto che ogni provvedimento verrà preso senza creare “nessuna irragionevole disparità di trattamento rispetto ai membri di unioni civili e convivenze”: se questo risultasse vero, come ci auguriamo, svuoterebbe interamente di significato il Registro, che rimarrebbe solo l’ennesimo odioso tentativo di stilare un “censimento” e andrebbe pertanto immediatamente cancellato. Ma se così non fosse, se davvero verranno agevolate solo le famiglie iscritte, ci troveremo davanti a una discriminazione violenta e anticostituzionale, un fatto gravissimo che penalizzerà delle famiglie e dei bambini, colpevoli di essere figli di coppie considerate “non regolari”.
"Ci chiediamo - conclude Arcigay - quale sia l’obiettivo ultimo di questo Registro e di questi provvedimenti. Forse il Sindaco e la giunta Bucci vogliono vederci tutti sposati? In questo caso ricordiamo loro che non a tutti i cittadini l’istituto del matrimonio è accessibile, e anzi torniamo a chiedere con forza il matrimonio egualitario per le persone dello stesso sesso".