Ieri l’incontro tra i delegati dei lavoratori della Compagnia di Genova e i rappresentanti dell’Autorità di Sistema portuale si è concluso ancora con un nulla di fatto, tanto che i sindacati confederali di categoria hanno dichiarato lo stato di agitazione e individuato nella data del prossimo 7 gennaio il termine ultimo per risolvere almeno i problemi più urgenti che riguardano il pagamento degli stipendi di dicembre e di gennaio. Superato quel termine i lavoratori decideranno in assemblea quali iniziative di lotta intraprendere.
"Si tratta di un problema molto preoccupante che richiede innanzitutto alla Autorità di Sistema di rompere gli indugi e sbloccare una situazione che si trascina da troppo tempo - commenta il conigliere regionale del Partito Democratico -. Sono due le cose che si attendono i lavoratori nell'immediato per non mettere a rischio il pagamento degli stipendi: recuperare i crediti che la compagnia vanta nei confronti di alcuni terminalisti e concludere celermente l’istruttoria per rendere disponibili le risorse che il Decreto Genova stanzia a favore della Compagnia. Poi c’è il tema dell’approvazione (che ancora manca), sempre da parte dell’Autorità di Sistema, del nuovo piano finanziario della Compagnia che consentirà a quest’ultima di mettere in sicurezza i propri conti nel medio termine".
"Crediamo che l’Autorità di Sistema abbia il preciso dovere di continuare a garantire quella pace sociale che in questi anni ha consentito al porto di Genova di tenere nella crisi e di continuare a svilupparsi, una pace sociale tanto più preziosa oggi dopo i pesanti contraccolpi che il porto ha subito a seguito del crollo del Ponte Morandi e che rischiano di rallentarne fortemente il corso anche nel 2019 - aggiunge Lunardon -. Non è più possibile attendere oltre. Ci auguriamo che il Presidente Signorini batta finalmente un colpo e consenta alla CULMV e ai suoi lavoratori di continuare a dare allo scalo genovese quell'apporto determinante che non hanno mai fatto mancare. Per quelli che forse credono il contrario, voglio dire con chiarezza che il porto di Genova non può fare a meno della Compagnia e della professionalità dei suoi lavoratori".