Bucci deve fare in fretta a identificare i confini precisi della zona franca urbana, oppure cittadini e commercianti danneggiati dal frollo del ponte Morandi rischiano di non poter fruire delle agevolazioni fiscali, e di dover e versare regolarmente i tributi.
"Se il Commissario Bucci non indica il perimetro della Zona franca urbana, è da oltre un mese che deve farlo, le imprese danneggiate dal crollo del ponte Morandi dovranno pagare l’Irpef, l’Irap e un’altra serie di imposte che in realtà il Decreto Genova sospende - si legge nella nota stampa del Partito Democratico - Hanno già dovuto versare i contributi ai dipendenti e ai datori di lavoro (anche questi, in teoria, sospesi dal Decreto) perché Bucci non ha ancora definito quest’area. E finché non lo farà non si possono applicare tali esenzioni. Quindi si paga anche se non si dovrebbe".
"I tempi per versare le imposte, poi, sono strettissimi: entro il 27 dicembre, cioè fra una settimana, le aziende devono provvedere, pena forti sanzioni - conclude il Partito Democratico - Pertanto: o pagano qualcosa che non dovrebbero pagare col rischio poi di dover chiudere (una vera ingiustizia per chi è in grossa difficoltà e ha ricevuto precise rassicurazioni da Governo e sindaco) o non pagano e si espongono a una multa. Tutto perché Bucci non ha ancora fatto il suo dovere. Restano ancora 7 giorni per rimediare, anche se in mezzo ci sono le feste di Natale e quindi il tempo si riduce sensibilmente. La Regione però tace e pensa a convocare riunioni e conferenze stampa. Chi però dovrà capire, nei prossimi sette giorni, se potrà tenere aperta la propria attività l’anno prossimo ha bisogno di certezze, non si passerelle. Intanto i contributi sono già stati versati. Accadrà lo stesso con Irpef e Irap?".