- 19 dicembre 2018, 11:32

Vertenza Bombardier, sciopero dei lavoratori. L'allarme dei sindacati: "Da gennaio lo stabilimento rischia il lucchetto" (FOTO e VIDEO)

Fumata nera nella giornata di ieri dopo l'incontro al Mise. Dopo il ritrovo nella piazza del Brandale a Savona, i lavoratori hanno sfilato in corteo per le vie della città, raggiungendo la Prefettura

Vertenza Bombardier, sciopero dei lavoratori. L'allarme dei sindacati: "Da gennaio lo stabilimento rischia il lucchetto" (FOTO e VIDEO)

Mobilitazione dei lavoratori della Bombardier di Vado Ligure. Dopo l'incontro di ieri al Mise dove non è arrivata nessuna notizia positiva. Anzi, riconferme negative e la prospettiva che Mercitalia decida di recedere dall’accordo a causa dei ritardi accumulati nella produzione delle locomotive DC3, questa mattina i dipendenti dell'azienda sono scesi in piazza per scioperare.

Dopo il ritrovo nella piazza del Brandale a Savona, i lavoratori hanno sfilato in corteo per le vie della città, raggiungendo la Prefettura. La mobilitazione ha causando forti disagi alla viabilità cittadina. 

Commenta Andrea Mandraccia (Fiom Cgil): "I lavoratori hanno deciso di scioperare. Raggiungeremo Savona e poi faremo nuovamente un corteo. Abbiamo chiesto al Prefetto di essere ricevuti e di illustrare al Ministero l'insostenibilità della situazione sociale. Ieri siamo entrati al Mise con l'auspicio di ricevere alcune novità positive rispetto ai carichi di lavoro. Questo per la messa in sicurezza anche temporanea dello stabilimento. E invece, siamo usciti con il rischio che sia messo in discussione anche quel poco di lavoro legato alle locomotive per Mercitalia". 

"Noi chiederemo al Prefetto che il Ministero metta nero su bianco che cosa intenda fare rispetto alla vertenza. Il prossimo mese/mese mezzo è determinante. O si scongiura l'ipotesi di perdere le locomotive di Mercitalia e arriva la formalizzazione della gara per l'alta velocità, oppure, dal mese di gennaio, lo stabilimento rischia il lucchetto" conclude Mandraccia.

"La questione che dovremmo portare avanti come risoluzione del problema, è un impegno tramite un documento programmatico che metta in evidenza l'esigenza industriale di Trenitalia per l'alta velocità, che non è un regalo. Si tratta di un'esigenza produttiva e di un piano industriale di dismissione della vecchia alta velocità - commenta Bruno Martinazzi, Rsu BombardierUn programma che comprende dai due ai sette anni di lavoro e che non è sufficiente a coprire il pieno carico del sito, ma di fronte ad una situazione del genere, Bombardier dovrà dimostrare quale carico aggiuntivo servirà per coprire le 120 mila ore". 

 

"Oggi al Prefetto chiederemo che si attivi verso il Ministero dei Trasporti e l'assessore allo Sviluppo per la promozione di un incontro con l'Ad di FS. Questo per disinnescare la questione con Mercitalia. Attualmente il ritardo programmato per la consegna è ancora accettabile. Consideriamo che normalmente per queste attività, si raggiungono anche i 18 mesi di ritardo. Vero, tre mesi è un problema. Però il gruppo ha disposto finanziamenti (in attesa del materiale in ritardo) per affittare delle locomotive in modo tale da aiutare il cliente" conclude Martinazzi

"La situazione è gravissima. Peggio dell'ultima volta che ci siamo incontrati al Ministero perché rischiamo di perdere anche quel poco di lavoro che abbiamo - commenta Patrizio Lai, Rsu e segreteria Uilm - Ora abbiamo ancora un pochino di produzione che se tutto va bene, dovremmo chiudere nel mese di giugno. Ma se andiamo avanti cosi, noi a gennaio siamo senza lavoro". 

"Stiamo cercando in tutti i modi possibili, anche con una lettera di programmazione per creare un meccanismo dove il Governo, l'azienda e tutte le istituzioni, diano una mano per muovere questa situazione. Il tempo non gioca a nostro favore. I finanziamenti ci sono. C'è la possibilità di investire sull'alta velocità - conclude LaiQuesta partita è importante perché ci può consentire di tenere aperto lo stabilimento". 

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Redazione

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