Sono un gruppo di 700 cittadini di diverso orientamento politico, ma che sentono come patria comune l’Europa. Da qui nasce “Soprattutto Europa”, una libera associazione, che attraverso analisi, confronti, approfondimenti – “Conoscere per decidere” potrebbe essere il loro motto – vogliono dare un contributo al miglioramento dell’UE, e, in epoca di fake news, vogliono contribuire alla diffusione corretta di notizie legate a temi importanti per gli italiani e i genovesi in ambito europeo. Come spiega una delle promotrici, Anna Castellano, a margine del dibattito pubblico “Per Genova con l’Europa”, tenutosi ieri in collaborazione con il Centro Europe Direct di Genova e il Centro In Europa, cui hanno partecipato Alessandro Cavalli, Carlotta Gualco, Paola Testori, Enrico Musso e Luca Miraglia.
Parlando di Europa non si poteva che partire domandandosi quale sia attualmente lo stato d’animo degli italiani rispetto all’UE, il cosiddetto Eurobarometro, che indica come il nostro sia un sentimento ambivalente, per cui siamo più euroscettici degli altri, ma siamo favorevoli a restarci. Come spiega il sociologo Alessandro Cavalli, che mostrando i dati, ha evidenziato il fatto che, in caso di referendum, l’ultimo sondaggio vede il 44% voler restare in Europa, il 24% voler uscire e il 32% indeciso. E considerando, però, che il 65% degli italiani è favorevole all’euro, sembra che un po’ di confusione e ambivalenza, appunto, ci sia.
Chi non è confuso, invece, sono i giovani. Almeno quelli che si interessano di politica e la vivono concretamente. La cosiddetta "Generazione Erasmus" in particolare, ben rappresentata al dibattito, che si è aperto proprio ricordando l’attentato di Strasburgo e il ferimento del giovane giornalista Antonio Megalizzi. E in particolare hanno partecipato Pietro Adorni per la Scuola di Politiche, Lorenzo Romanengo di Supernova, Francesco Torre del Movimento Federalista Europeo, portatore di molte istanze da proporre all’Unione Europea, Enrico Paroletti dei Giovani di Confindustria e due rappresentanti dell’Erasmus.
A condurre invece un’indagine su quanto siano informati gli studenti delle scuole superiori è stata Carlotta Gualco del Centro In Europa, che ha sottoposto un questionario agli istituti regionali e dal quale è emerso che i ragazzi, per la maggior parte, desiderano far parte dell’UE, sebbene ritengano che questa istituzione non faccia abbastanza per loro.
Al contrario, sono stati Paola Testori (già Direttore Generale Salute e Consumatori della CE) e, con un video messaggio, Massimo Gaudina (Rappresentanza a Milano della Commissione Europea), a spiegare quanto già l’Europa faccia e possa ancora fare per l’Italia e per Genova, dagli accordi commerciali alla sicurezza alimentare, dal sistema di rifiuti ai progetti e fondi europei. In particolare, infatti, Gaudina, ha ricordato come l’Unione sia vicina a Genova e già presente nel territorio con progetti europei dall’ambito tecnologico, per esempio con l’Istituto Italiano di Tecnologia, al campo ambientale e ha annunciato il prossimo piano di investimenti in cui, in 7 anni, saranno incrementati i fondi per la ricerca, l’Erasmus e il Piano Junker per le imprese, cui si aggiungerà un nuovo programma “Digital Europe” su cybersicurezza, competenza digitale dei giovani e intelligenza artificiale.
Per approfondimenti: www.soprattuttoeuropa.eu e pagine Social.