"Allarma la recente dichiarazione del Procuratore della Repubblica di Treviso Michele Dalla Costa. Dati alla mano, pubblicati in questi giorni con la mappatura delle Regioni interessate, in molte importanti città del Nord Italia apre un'azienda al mese grazie ai capitali e alle strategie di espansione della malavita organizzata: in altre parole, sodalizi come mafia, 'ndrangheta, camorra - dichiara la capogruppo in Regione Alice Salvatore, prima firmataria della proposta di legge per istituire una Commissione d'inchiesta antimafia -. Sono veri e propri sodalizi criminali territoriali, "creati e gestiti senza le strutture delle mafie del meridione, ma con lo stesso obiettivo: il profitto", fa sapere lo stesso Della Costa. Come ben sappiamo, la Liguria non è esente dal fenomeno e a questo proposito troviamo inspiegabile la recente dichiarazione di Claudio Scajola circa la non esistenza della 'ndrangheta a Imperia, notoria al contrario per essere stata definita dall’ex Presidente della Commissione antimafia come la sesta provincia della Calabria".
"Ritengo anche vitale una corretta e puntuale informazione sulla criminalità organizzata nella nostra regione - ha aggiunto la capogruppo -: secondo la recente ricerca dell'associazione antimafia Libera sulla "Percezione e presenza delle mafie e della corruzione in Liguria", un ligure su tre considera la mafia "marginale". Purtroppo, nel nostro territorio, il fenomeno, pervasivo e parassitario, è tutt'altro che trascurabile".
Graficamente, la mappa delle infiltrazioni criminali nel Nord Italia si presenta come una lunga fascia rossa (con varie gradazioni in base alla gravità del fenomeno, suddiviso anche secondo criteri provinciali) che va dal Piemonte alla Laguna: in questa fascia, il Ponente ligure si presenta con un allarmante rosso profondo".
“È necessario procedere speditamente con l’istituzione della commissione regionale antimafia, la nostra proposta è già stata illustrata in commissione, ora però l’iter va accelerato” conclude Salvatore.