Stamane, a margine del consiglio regionale, incontro fra capigruppo e organizzazioni sindacali dei centri per l’impiego. L’agenzia Alfa e gli assessori competenti prendono atto dello stato di agitazione proclamato quest’oggi dai lavoratori: la ragione va ricercata nei criteri del nuovo bando per le assunzioni a tempo indeterminato, che non sarebbero conformi a quanto discusso in sede politica e a quanto concordato con le sigle sindacali.
"La questione riguarda in particolare gli operatori occupati nei servizi in appalto e quelli in attesa di stabilizzazione. Il bando licenziato dalla Regione, infatti, non fa alcun riferimento ai punteggi derivanti dall’esperienza maturata. Ciò ha provocato un pesante imbarazzo in audizione. Lo stesso bando non rispetterebbe l’impegno assunto dalla giunta di far procedere su piani paralleli il processo di stabilizzazione in Alfa e le nuove assunzioni nella stessa agenzia – dichiarano il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino e il consigliere regionale Francesco Battistini -. Su questo punto, stamattina si è consumato un assurdo gioco dei rimpalli: il governo regionale afferma di aver dato le debite indicazioni per costruire il bando così come concertato; Alfa, per bocca del suo direttore, scarica tutte le responsabilità sull’ufficio regionale al lavoro; quest’ultimo si difende asserendo che non ha ricevuto indicazioni in merito".
Un bando lungamente atteso, ricordano i sindacati, ma che disattende completamente il lavoro condiviso dei mesi scorsi, teso a garantire la massima valorizzazione delle competenze che da oltre 10 anni contribuiscono al funzionamento dei centri per l’impiego. "Abbiamo comunque una certezza: è evidente che ci sia stato un cortocircuito con la dirigenza di Alfa, che da una parte sembra non aver recepito le indicazioni concordate fra politica e sindacati, e dall’altra cerca di scaricare sugli uffici regionali responsabilità a loro non competenti – commentano Pastorino e Battistini -. Prendiamo atto del pessimo episodio cui abbiamo assistito e che rischiava di trasformarsi in un’altra, pesantissima tegola per i lavoratori. A questo punto bene che l’assessore Berrino abbia deciso di ritirare il bando".