A Pegli l’arte ha una doppia funzione: quella di stupire, ma anche quella di aiutare. Succede, in particolare, con la mostra ‘Giuseppe Marco Piccardo: la poetica dell’incisione’, che sino al prossimo 16 dicembre è allestita presso il Museo Navale di piazza Bonavino.
Una personale dedicata al famoso e stimato pittore, morto tre anni fa, e voluta con forza dal figlio in collaborazione con il Centro Universitario del Ponente, uno dei motori culturali principali della zona, e per qualità delle iniziative e per numero degli iscritti e per livello dei corsi organizzati.
Arte e beneficenza, si diceva: perché, al termine dell’esposizione, i quadri saranno venduti e tutti i proventi serviranno per finanziare le attività della Gigi Ghirotti Onlus, che si occupa di assistenza di malati terminali ed è associazione arcinota e benemerita in tutta la città e non solo.
“Curatore di questa bella occasione - afferma Angela Delfino, responsabile della Commissione Cultura del Cup - è il critico d’arte Luciano Caprile. L’impulso, invece, proviene dal figlio dell’artista, Aldo Piccardo, che è un socio del Cup. Il centro universitario, con sede a Pegli, è un’Associazione di Promozione Sociale che sin dal 1999 svolge svariate attività nel territorio del Ponente Genovese, da Sestri Ponente a Voltri. Offriamo agli iscritti corsi, laboratori, visite di istruzione e quant’altro può essere utile a livello sociale e culturale”.
Al Cup vengono organizzati, in particolare, conferenze, convegni e mostre, come l’attuale, aperte non solo ai soci ma alla cittadinanza; trovano in genere ospitalità nello stupendo Salone degli Argonauti, nel Museo Navale di Pegli, che proprio il Cup ha contribuito a tenere in vita con i suoi volontari, che ne garantiscono l’apertura al sabato e alla domenica. “In questa occasione il Cup - prosegue Angela Delfino - essendo sempre attento a sostenere iniziative sul territorio che abbiano una particolare valenza culturale, ha sostenuto con fattivo interesse la mostra, che ha un fine benefico di particolare valore”.
In mostra vi sono una quarantina di opere tra dipinti, disegni, acquerelli e acqueforti, sul tema della natura, dove vengono talora inserite anche figure umane.
Giuseppe Marco Piccardo era nato a Genova nel 1940. Dopo gli studi di pittura con D’Egidi e dopo aver frequentato l’Accademia Ligustica, si era perfezionato nella tecnica dell’incisione nello studio di Alberto Helios Gagliardo, seguace di Giorgio Morandi, sommo maestro del nostro Novecento, che Piccardo conobbe in gioventù. A partire dal 1964, Piccardo partecipò a importanti collettive e rassegne di grafica. È morto tre anni fa, dopo aver espresso compiutamente il suo talento nell’indagare la tecnica dell’acquaforte.
“Piccardo - osserva Luciano Caprile - ha scelto l’acquaforte come approdo estremo di un percorso che trova nella pittura momenti di riflessione e di rilettura di opere di altri eccelsi protagonisti che rispondono ai nomi di Van Gogh e di Cézanne. Tutto ciò per catturarne le tonalità e il gesto”.
E a ragion veduta, secondo il curatore, sottolineando che “si può notare come l’armonia di certe composizioni vegetali assuma, nella scelta monocromatica talora leggermente modificata dalla delicatezza tonale dell’acquatinta, l’intimo ‘colore’ della memoria, della suggestione, dell’evocazione che nessuna pennellata potrebbe raccontare con adeguata soavità ed evidenza”.
Ciò che appare nelle opere di Piccardo “entra nell’animo di chi osserva come un prezioso dono di rinnovabile, raffinata sensibilità”, aggiunge il curatore. Ed è certamente quanto accade a chi visita una mostra importante, interessante, emozionante.
Il Museo Navale di Pegli, che fa parte del circuito dei musei civici genovesi, è aperto dal martedì alla domenica, con i seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 9 alle 13,30; sabato dalle 10 alle 18; domenica dalle 10 alle 13 (tel. 010 6969885). La sede è presso la magnifica Villa Centurione Doria, una delle numerose dimore appartenute all’aristocrazia genovese, adagiata tra mare e collina e costruita a partire dal 1550. Vi sono esposte le collezioni marittime relative a Genova e alle Riviere, che vanno dal XV al XIX secolo; carte geografiche, dipinti, modelli navali, disegni riportano ad un passato glorioso, mentre rivivono il mondo degli antichi cantieri e il lavoro straordinario dei maestri d’ascia liguri.