Di seguito ne ha davvero tantissimo, Michele “Mike” Lorefice. Su Instagram, dove si definisce “scrittore, vocalist, personaggio di Internet”, ha, infatti, oltre 55 mila follower, e la famigerata pagina su Facebook “Sesso Droga e Pastorizia”, cui collaborava dal 2016 e che l’anno scorso Selvaggia Lucarelli ha fatto chiudere, vantava oltre 1 milione e 700 mila “mi piace”.
Mike, che si presenta con l’aria da bravo ragazzo, gentile ed elegante, ha 28 anni, studia alla facoltà di Filosofia di giorno, lavora di notte in un hotel e fa anche il vocalist in discoteca. E trova perfino il tempo per scrivere romanzi. Cose serie, insomma, non proprio pagine goliardiche e certamente non letterarie, come quelle dei social. Infatti “Bolo isterico” è il terzo libro (presentato alla libreria Feltrinelli il 28 novembre), preceduto da "Il cielo in rovina" e "Apnea notturna".
Per questo gli abbiamo chiesto che legame ci sia tra l’espressione, anche discutibile, tramite pagine come “Sesso Droga e Pastorizia” (“Diffonde link porno e bullismo”, accusava Selvaggia Lucarelli) e un romanzo come “Bolo isterico”, che, già dal titolo, rimanda a una certa cultura (il termine fa parte dell’ambito psichiatrico).
“Cerco di esprimermi in toto, se voglio scrivere un romanzo lo scrivo, se voglio postare stupidaggini sui social, anche. Cerco di non limitarmi, al contrario di quello che fanno molte persone e che la società vorrebbe che facessimo. C’è il l’idea che lo scrittore deve essere fatto in un certo modo e rispettare certi schemi, ma non sono d’accordo”.
Intanto, però, annuncia che la prossima fatica letteraria, è ispirata, neanche a dirlo, a un’altra pagina che sui social va fortissimo: “Non sono bello ma spaccio”, gestita da un suo amico, che supera gli 837 mila “like”.