Nervi tesi in consiglio regionale: la bagarre scoppia per la mancata risposta dell’assessore Viale a un’interrogazione sulle fughe sanitarie in Asl 4. Insorgono le opposizioni.
"Un fatto inedito, che segna un nuovo record negativo nella vita amministrativa di questa legislatura: a fronte di una richiesta pertinente, perfettamente legittima e ammessa dal regolamento, l’assessore Viale si sottrae a un suo dovere istituzionale e sceglie di non fornire i dati richiesti, anche se devono essere nelle disponibilità degli uffici regionali. Una brutta figura, al di là delle deboli giustificazioni. I casi sono 2: se i dati ci sono, ma non vengono riferiti, è una prevaricazione; se i dati non ci sono, allora è un problema organizzativo che il centrodestra tenta di nascondere – dichiarano il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino e il consigliere regionale Francesco Battistini -. Ricordiamo che all’opposizione spetta l’azione ispettiva. Se un assessore decide di non rispondere, si nega un diritto e viene messo in discussione il mandato stesso dei consiglieri. Ciò accade forse perché l’argomento è particolarmente delicato o rivelatore di questioni scomode, nel caso di specie le fughe di pazienti verso altre regioni o all’estero. La “facoltà di non rispondere” però non è contemplata: riferire in consiglio è un dovere degli assessori, in qualsiasi circostanza stabilita dal regolamento e, ovviamente, secondo le materie di competenza".
"Perché l'assessore Viale si rifiuta di fornire, com'è suo obbligo, i dati sulle fughe sanitarie dell'Asl 4? - si interroga Luca Garibaldi, consigliere regionale del Pd ligure e vicepresidente della Commissione Ambiente - Oggi in Consiglio regionale la vicepresidente non ha risposto alla mia interrogazione e dopo 45 giorni ha paventato fantomatiche ragioni di metodo, sostenendo che i dati vanno elaborati dagli uffici. Una risposta assurda. Ma come fa Viale a non sapere i dati delle fughe dell'Asl 4 negli ultimi tre anni? Se non li conosce come può fare l'assessore alla Sanità? Su che base, allora, la Giunta organizza la programmazione sul territorio? Ma sarebbe davvero paradossale se fosse così. Quindi, dando per scontato che l'assessore li abbia questi dati, perché si rifiuta di renderli pubblici? Oggi è stata scritta una pessima pagina del Consiglio regionale. A rincarare la dose ci ha pensato il governatore Toti, che in aula ha detto di aver chiesto agli assessori di non rispondere alle Iri che non ritengono opportune. Una scorrettezza istituzionale in piena regola. I liguri hanno diritto di sapere come funziona la sanità del loro territorio e come si sta muovendo la Giunta in questi anni".