Il quadro che emerge dallo studio effettuato da Banca d'Italia sul tessuto economico della Liguria è tutto sommato piuttosto confortante: nel complesso gli indicatori mostrano cenni di moderata crescita, anche se non mancano elementi di controtendenza, mentre è ancora presto per valutare i danni arrecati al sistema dal crollo del 14 agosto e dalla recente, distruttiva, ondata di maltempo.
I principali elementi dell'analisi di Banca d'Italia nelle parole della direttrice dell'istituto genovese Marina Vallone:
Il trend positivo è guidato da un buona performance del settore terziario privato non finanziario, con a fianco segnali di consolidamento del settore industriale rispetto ai dati positivi dell'anno passato, nonostante un arretramento sui mercati esteri. Nel settore servizio segno meno solo per il comparto turismo, particolarmente colpito per quanto riguarda i soggiorni brevi e i turisti esteri. Segnali positivi anche dal settore traffico merci (marittimi, terrestri e aerei), sul quale però pesano le preoccupazioni per l'effetto che il crollo del ponte Morandi potrà avere nel medio termine; molto dipenderà dai tempi di demolizione e ricostruzione del viadotto.
Cresce il numero degli occupati, con segnali di ripresa in particolare per quanto riguarda il lavoro autonomo, che nei 12 mesi passati aveva dato segnali di maggiore crisi; questa bona notizia a messa però accanto anche alla crescita dei disoccupati, visto che è complessivamente cresciuto il numero di persone attive nel mercato del lavoro ligure.
Infine buone notizie anche dal mercato del credito, anche grazie i tassi di interesse attestati su livelli storicamente bassi. Crescono fabbisogno finanziario e domande di finanziamento delle imprese e la richiesta di credito a consumo delle famiglie.
"I dati per quanto riguarda la crescita sono in sintonia con le tendenze nazionali, fatta eccezione per le esportazioni - ha spiegato Marina Vallone, direttore della Banca d'Italia di Genova - nei primi sei mesi di quest'anno sono calate rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ma complessivamente gli indicatori seguono l'andamento del paese nel suo complesso".