Politica - 14 novembre 2018, 14:19

Pastorino: "A 3 mesi dal crollo ancora promesse. Evidente fallimento della politica locale e nazionale"

Il comunicato stampa con cui il consigliere regionale di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria bolla come "pura fantascienza" le previsioni sui tempio per la ricostruzione del ponte Morandi

Pastorino: "A 3 mesi dal crollo ancora promesse. Evidente fallimento della politica locale e nazionale"

"A 3 mesi dal crollo di ponte Morandi, nulla di quanto promesso dal governo, da Toti e da Bucci è stato compiuto: alla girandola degli annunci e dei pronostici non è seguita una strategia sistematica", si apre così il duro comunicato stampa con cui il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino attacca enti locali e governo, accusati di non essere all'altezza dell'emergenza che rischia ogni giorni di più di strangolare genova e la Liguria.

"Nei giorni della tragedia qualcuno azzardò che in 3 mesi non solo avrebbero demolito il vecchio ponte, ma avrebbero costruito anche quello nuovo. Ipotesi da fantascienza, di cui denunciammo da subito l’infondatezza – dichiara  Pastorino - Il 14 settembre mi recai a commemorare le vittime sotto al ponte, alle 11,36. Ma scelsi di non partecipare all’iniziativa di Piazza De Ferrari, perché la ritenevo un’operazione di mera propaganda; una scelta per cui fui criticato. Oggi però i fatti lo dimostrano: non è accaduto assolutamente nulla di quanto annunciato. Non sono riusciti neppure ad approvare un “decreto Genova” autonomo, visto che lo hanno sfruttato per far passare i condoni edilizi di Ischia".

"Genova è in ginocchio - prosegue il cpogruppo di Rete a Sinstra / LiberaMente Liguria - Basta vedere il dramma quotidiano di quartieri come Borzoli, Sestri e Cornigliano. Ha ragione chi sostiene che “non esiste una zona rossa, perché tutta Genova deve essere considerata zona rossa”: vogliamo allora ricordare che il crollo di ponte Morandi è un disastro che ha rilevanza nazionale, impattando su tutto il nordovest; e quindi riguarda tutta la città – osserva Pastorino - La Liguria e Genova stanno scivolando in una spirale di rassegnazione e isolamento, cui si aggiunge l’incubo alluvione del 29 e 30 ottobre. Chi governa si sta dimostrando incapace di rassicurazioni concrete. Finora il cantiere della demolizione è solo una teoria. Non sono bastate le proteste dei cittadini, né quelle di tutte le categorie riunite: ad oggi non si conosce l’entità dei fondi per gestire l’emergenza, né le misure compensative. Ma centinaia di persone hanno perso lavoro e casa. Sono tantissimi gli interrogativi rimasti senza risposta".

"In compenso conosciamo bene i rimpalli, le dichiarazioni senza senso di Toninelli, le banali e irrealizzabili promesse di Rixi e le “corse al commissario” che per settimane hanno occupato la cronaca nazionale. E vediamo che il ruolo di autostrade è sempre più evanescente, al netto dei proclami sulla diretta responsabilità che Toti agitò a più riprese – conclude Pastorino - Nel frattempo l’economia crolla, la città è strangolata dal traffico e, sempre più spesso, la rete ferroviaria va in tilt".

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU