Venerdì 2 novembre è stata approvata dalla giunta Bucci la delibera che prevede la vendita in blocco delle otto farmacie comunali genovesi.
"Nonostante le proteste a più riprese in Consiglio comunale e l’audizione dei sindacati, durante la quale l’opposizione tutta e diversi gruppi della maggioranza si sono espressi negativamente sull’operazione - scrive il Partito Democratico - l’amministrazione ha deciso di tirare dritto per la sua strada e procedere in quella che è a tutti gli effetti la svendita di un fiore all’occhiello per il nostro Comune. Riteniamo infatti sottostimato il valore di circa 10 milioni di euro indicato nella delibera e non conosciamo i criteri in base ai quali si è arrivati a questa valutazione economica, considerato che non ci è mai stata consegnata nessuna relazione o perizia a riguardo".
"Evidentemente la Commissione della scorsa settimana ha rappresentato per la giunta solo un contentino concesso ai lavoratori, ma nei fatti le decisioni erano già state prese e non sono state minimamente considerate le obiezioni espresse da più parti e la richiesta di un ulteriore confronto - si legge ancora nel comunicato del Pd - Inoltre martedì scorso, 6 novembre, in conferenza capigruppo, alla presenza dei lavoratori delle farmacie comunali, non è stato comunicato che la delibera era già approvata. Ugualmente sono stati ignorati i sacrifici legati al processo di riorganizzazione deciso, finanziato e portato avanti in passato dall’amministrazione e dai lavoratori, grazie al quale l’azienda è in attivo da quattro anni, offre un servizio attento e specializzato e costituisce per molti cittadini il primo presidio sanitario nei diversi quartieri genovesi".
"Rimaniamo fermamente contrari a questa scelta della giunta Bucci che sembra dettata dall’unico scopo di far cassa - conclude il Pd - E siamo fortemente preoccupati per il destino dei 42 dipendenti coinvolti, la cui occupazione verrà garantita solo per il triennio 2019-2021. Ci batteremo nelle sedi istituzionali e in piazza perché i diritti di questi lavoratori vengano tutelati fino in fondo".