Le tensioni e il clima di incertezza emerso nel weekend hanno determinato un clima di forte preoccupazione tra i 1200 dipendenti Piaggio e i rappresentanti sindacali.
Oggi davanti alla sede Piaggio di Villanova d’Albenga la mobilitazione dei lavoratori che, al termine dell’assemblea si sono riuniti fuori dallo stabilimento in protesta ed hanno annunciato un corteo fino al palazzo comunale.
Lorenzo Ferraro (FIOM-CGIL) prospetta un quadro che definisce "Una situazione di empasse inaccettabile che avrà conseguenze devastanti sulla provincia e la regione".
Prosegue Ferraro: "Inaccettabile che la proprietà decida in maniera del tutto unilaterale di mettere in liquidazione l'azienda, secondo voci al momento ufficiose che però potrebbero trovare conferma nel corso di questa settimana o della prossima. Urge un intervento delle istituzioni".
Dello stesso avviso il segretario regionale FIM-CISL Christian Venzano: "Abbiamo firmato un accordo per assegnare parte della lavorazione all'azienda LAERH qui vicino, dove ci sono 80 dipendenti che a regime dovrebbero diventare 200. Una bella realtà che al momento soffre".
Aggiunge Giovanni Mazziotta (UIL): "I tempi sono stretti, le firme per sbloccare il finanziamento dei droni e salvare la Piaggio non stanno arrivando, nonostante i presupposti ci siano tutti. La situazione ormai è veramente critica. Il drone è il futuro di questa azienda".
Parole di preoccupazione sono espresse anche da Paola Boetto (RSU Piaggio Aerospace): "Proprio nel momento in cui i droni sono riconosciuti come una priorità a livello istituzionale, la proprietà dà segno di voler abbandonare".
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