"La cassa integrazione in deroga che è stata inserita nell'emendamento al decreto Genova dà una prima risposta alla richiesta che avevamo fatto con forza al governo, per tutelare lavoratori che non hanno nessun ammortizzatore sociale e che stanno pagando o pagheranno pesantemente la condizione dovuta al tragico crollo del ponte Morandi", si apre così il comunicato stampa con cui Marco Granara, segretario generale Cisl Genova, fa il punto sulla situazione dei lavoratori il cui osto è stato cancellato o messo in forse dal dramma del 14 agosto.
"30 milioni per il 2018 e il 2019 permettono di affrontare le emergenze e dare loro respiro - scrive ancora Granara - Adesso è necessario definire in modo chiaro e soprattutto rispondente alla realtà la platea dei beneficiari: la palla passa al Commissario straordinario e sindaco di Genova Marco Bucci, che deve definire le zone che rientrano nel provvedimento. Rispetto a questo ci aspettiamo il coinvolgimento del sindacato e delle parti sociali, perché non ci si può permettere di escludere alcun lavoratore penalizzato dalla possibilità di avere un sostegno economico che può rappresentare in alcuni casi lo spartiacque fra perdere o mantenere il lavoro; certo occorre vigilare perché non ci siano abusi, che non farebbero altro che creare danno, ma questo è un compito che spetta anche a noi e che assolveremo con attenzione e serietà".
"Il tempo che verrà impiegato per ricostruire il del ponte e quello che accadrà nel frattempo diranno se la cassa in deroga per il 2018 e 2019 sarà sufficiente, se così non fosse occorrerà trovare gli strumenti per rifinanziarla o prorogarla, affinché nessuno sia lasciato indietro in un momento così difficile - conclude il dirigente della Cisl - Rimaniamo in attesa dell'esito finale della conversione del decreto in legge, sottolineando, come abbiamo fatto da subito, che questo è uno strumento imprescindibile".