Venerdì 26 ottobre inizia un nuovo ciclo d’incontri e letture, curato da Luca Bizzarri e Tullio Solenghi, dedicato alla Letteratura comica del Novecento, con cui si tenta di individuare alcuni momenti del Novecento in cui, dagli anni ’30 in poi, insieme al teatro, che dalla Liguria impone all’Italia Gilberto Govi, anche la letteratura comica ha occupato spazi importanti.
Dalla fioritura tra le due guerre, con Vittorio Metz e Achille Campanile, Marcello Marchesi e Giovannino Guareschi, della cui morte ricorre quest’anno il cinquantenario, l’attenzione si sposta riportando all’attenzione di tutti alcuni momenti, spesso trascurati, di grande raffinatezza culturale.
In conclusione verrà ripreso il dibattito sul ’68 inteso come eventuale spartiacque, in Italia, tra due tipi di comicità, quella lieve, elegante e giocosa degli autori sopra nominati, comicità particolarissima, che non ricorre più da una cinquantina d’anni, e quella che si forma in seguito, con altre modalità.
Il format prevede una premessa breve e una introduzione agli autori di specialisti o cultori della materia, insieme ad una serie di letture scelte. Il primo appuntamento Gli anni Trenta e la amabile satira, si tiene venerdì 26 ottobre, alle 21 nella Sala del Maggior Consiglio, dove Alessandro Tinterri traccia un quadro introduttivo di quel periodo, Stefano Bartezzaghi interviene sui vari testi presentati e Luca Bizzarri li legge e commenta.
Gli altri appuntamenti:
5 novembre 2018, ore 21
Un imperdonabile. Giovannino Guareschi
Premessa di Dino Cofrancesco, con Marcello Veneziani e Flavio Oreglio
19 novembre 2018, ore 18
Umorista e gentiluomo. Achille Campanile
Premessa di Margherita Rubino, con Antonio Calenda e Tullio Solenghi
26 novembre 2018, ore 18
Il ’68 ha ucciso l’umorismo? il prima e il dopo
Premessa di Francesco De Nicola, con Pierluigi Battista e Tullio Solenghi