"Genova è una città che per ripartire deve tornare dinamica. Deve tornare giovane, deve attrarre imprese e persone, invogliare i giovani a restare, nell’età critica della formazione professionale della costruzione della famiglia. Davanti all’emergenza del crollo del ponte Morandi, la città e le istituzioni unite hanno dimostrato di saper guardare avanti e rialzarsi: con questo spirito dobbiamo continuare”. Lo ha dichiarato questa mattina l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, durante gli Stati generali dell’economica, organizzati dal Comune di Genova al chiostro della Chiesa di San Bartolomeo della Certosa, a Rivarolo.
"Il lavoro - ha sottolineato l’assessore Benveduti - è al centro dell'esistenza delle persone. Chi è disoccupato non è solo una persona che non occupa un posto di lavoro, ma spesso non occupa un posto nella vita: noi vogliamo che tutti abbiano la possibilità di poter trovare un posto e un ruolo attivo nella società. Il lavoro e lo sviluppo vanno di pari passo, ma il cambiamento non può prescindere dalle scelte fatte a livello nazionale. È necessaria perciò una ripresa, su argomenti di sviluppo del Paese, come la Gronda e il Terzo Valico. Le infrastrutture sono indispensabili, non si improvvisano: si pianificano a livello centrale con orizzonti temporali ventennali".
“Durante la tavola rotonda dedicata all’Industria ad alta tecnologia – ha aggiunto l’assessore Benveduti, coordinatore del tavolo – ho apprezzato inoltre il riferimento alla ‘finanza paziente’, che deve sostenere lo sviluppo tecnologico in contrapposizione con la finanza puramente speculativa, che, negli ultimi anni, ha fatto e continua purtroppo a fare molti danni”.