Economia - 11 ottobre 2018, 11:55

Tassa di soggiorno, Federalberghi contesta Tasca: "Parole sconcertanti"

"Secondo l'assessore del Comune di Milano sarebbe giusto far pagare l'imposta di soggiorno ai turisti in quanto i costi per la raccolta dei rifiuti urbani e di altri servizi sono sostenuti interamente dai cittadini"

Tassa di soggiorno, Federalberghi contesta Tasca: "Parole sconcertanti"

Replica secca di Federalberghi alle affermazioni di Roberto Tasca, assessore al bilancio di Milano, sulla tassa di soggiorno. L'esponente della Giunta Sala era intervenuto contestando le dichiarazioni del ministro Centinaio secondo cui l'imposta di soggiorno doveva diventare di scopo e non poteva servire a coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni. "Sono parole sconcertanti - rispondono i rappresentanti di Federalberghi da Rimini, dove è in corso il TTG Travel Experience - Secondo l'assessore del Comune di Milano sarebbe giusto far pagare l'imposta di soggiorno ai turisti in quanto i costi per la raccolta dei rifiuti urbani e di altri servizi sono sostenuti interamente dai cittadini". 

"Roberto Tasca evidentemente dimentica che la tariffa rifiuti pagata ai Comuni da alberghi e ristoranti è di gran lunga più onerosa da quella pagata per le civili abitazioni; e che la tassa sui rifiuti è pagata dalle attività ricettive anche durante i periodi di bassa stagione, quando l'azienda non produce rifiuti, perché priva di clienti o addirittura chiusa", commenta Federalberghi. 

"Per non parlare del macigno dell'IMU, che le aziende turistico ricettive devono pagare sugli immobili strumentali, mentre un esercito di furbi ed abusivi gode impropriamente delle agevolazioni riservate alle famiglie ed esercita l'attività ricettiva senza pagare un euro di tasse - proseguono dall'associazione che raggruppa gli albergatori - Siamo contrari all'imposta di soggiorno, in quanto riteniamo che il soggiorno dei turisti non debba essere tassato ma incentivato, perché essi portano ricchezza e lavoro sul territorio". 

"Sino a quando la legge e i regolamenti comunali continueranno a prevederla, noi continueremo a sorvegliarne l'applicazione, pretendendo che sia pagata da tutte le strutture ricettive e che il gettito sia destinato allo sviluppo ed al miglioramento delle destinazioni e delle attività turistico ricettive", concludono da Federalberghi.

Dal TTG Travel Experience, organizzato da Italian Exhibition Group a Rimini, emerge come inarrestabile l'evoluzione del turismo digitale. Secondo l'analisi dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, per l'anno 2018 la crescita prevista dell'intero comparto dei viaggi (inclusa la spesa dei turisti stranieri) si assesta sul 2%, per un valore complessivo di 58,3 miliardi. Il traino, però, è tutto dell'innovazione digitale: sul piano degli acquisti e delle prenotazioni farà registrare entro fine anno un +8%, raggiungendo i 14,2 miliardi di euro (24% del mercato complessivo), mentre nel complesso la componente non digitale registra solo il +1%.

rg

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