Nell’anno in cui si celebra il 70º anniversario della Dichiarazione dei diritti umani, Circuito Cinema Genova da mercoledì 11 a giovedì 17 ottobre (ore 17 e 21) alla sala Filmclub ospita La strada dei Samouni di Stefano Savona, un documentario girato nella Striscia di Gaza nei giorni dell’Operazione Piombo Fuso. Il film, che mescola immagini reali e animazione, ha vinto premio L’Oeil d’Or come miglior documentario al Festival di Cannes 2018 ed è distribuito dalla Cineteca di Bologna.
Il regista Savona nel gennaio 2009, durante gli ultimi giorni dell’operazione militare Piombo Fuso, si infiltra nella Striscia attraverso la frontiera egiziana e inizia a filmare. Spostandosi a nord di Gaza entra in contatto con i superstiti di una comunità di contadini, i Samouni, decimati e circondati dalla distruzione: uomini, donne e bambini sono stati uccisi, case e campi sono stati rasi al suolo. La strage è oggetto di un’inchiesta dell’Onu: il rapporto Goldstone.
Savona trascorre molto tempo con i sopravvissuti e torna a trovarli un anno dopo, scoprendo con sorpresa che hanno già recuperato una parte delle coltivazioni e ricostruito molte abitazioni. Si chiede allora come raccontare la loro storia, nel rispetto della tragedia ma anche della straordinaria forza che hanno dimostrato. La risposta viene dai disegni di Simone Massi (tecnica del graffio su carta a partire da modelli in 3D), che dà forma alla memoria e al sogno.
La protagonista della Strada dei Samouni è Amal, una bambina. Da quando è tornata nel suo quartiere ricorda solo un albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Ora deve ricominciare a guardare al futuro. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando sono stati massacrati ventinove membri della famiglia.