E' con un romanzo giallo che si consuma il debutto letterario del genovese Fabio Mazzari. Giornalista iscritto all’Albo, è direttore responsabile del periodico “Inchiostro Fresco” e della rivista culturale “Segnali di Confine”, e tra le sue passioni vi sono i romanzi gialli. “Immacolata di sangue”, nato per una scommessa con amici, è il suo primo romanzo.
Genova, 8 dicembre del 1956, è il giorno dell’Immacolata. La vita scorre felice e tranquilla per Tarcisio Greco, noto imprenditore cittadino del settore alimentare. È un giorno di festa, siamo a poco più di due settimane dal Natale. L’uomo è in giro per la città in compagnia del figlio pre-adolescente Alberico, in cerca di regali di Natale per i parenti e i conoscenti. Finalmente, libero dagli impegni lavorativi può passare una giornata insieme al figlio. Quella giornata però sarà destinata a trasformarsi in tragedia. Giunto a casa scopre che la moglie Elena è stata uccisa, freddata con due colpi di fucile, nel salotto di casa, davanti al televisore acceso a pieno volume.
Un omicidio inspiegabile, compiuto alla perfezione al punto che i vicini di casa non si sono resi conto di nulla, apparentemente senza alcun movente logico.
Dall’abitazione non è stato portato via nulla e, cosa ancora più strana, l’omicida è sparito nel nulla senza alcuna traccia e la stanza del delitto era chiusa sia dall’interno che dall’esterno!
Elena Greco era una donna irreprensibile, moglie e madre affettuosa, apparentemente senza macchie. Chi aveva quindi desiderio di ucciderla e perché?
Il Commissario Poggi, poliziotto di vecchio stampo e un po’ burbero inizierà a scavare nel passato della famiglia Greco, cercando di scoprire cosa si nasconde dietro a quel quadro di famiglia perfetta.