I negozi di cannabis light, i cosiddetti grow shop, sembrano proliferare ormai, anche a Genova (se ne contano 8, mentre in tutta la Liguria 12).
Si tratta di quelle attività commerciali che vendono prodotti derivanti dalla canapa: dalle borse ai dolci, dalla birra alle tisane; insomma con l’”erba” si può fare di tutto (tranne fumarla).
Ma quello che ancora mancava era chi a Genova la producesse. Ci ha pensato Valerio Grassi, che con i suoi soci ha creato da poco Zenamed, un’azienda agricola sulle alture di Genova, vicina al centro, specializzata nella coltivazione della cannabis industriale eco-sostenibile.
“Utilizziamo procedimenti tradizionali, cui sono applicate tecniche all’avanguardia – spiega Valerio - e niente concimi chimici, che fanno male alla salute. Tutto segue i ritmi naturali”. Lo scopo è quello di creare un prodotto di nicchia, perché di qualità, per intenditori, e recuperare una cultura che è andata smarrita nel tempo.
Da qui nasce la linea Supherba che viene commercializzata e che comprende: “Niňa”, “Pinta” e “Santa Maria”.
Ricordiamo che la cannabis commercializzata deve avere un valore di Thc (tetraidrocannabinoido, il principio attivo) che va da 0 al massimo di 0,6. I derivati, cioè le infiorescenze, devono restare nel limite dello 0,2, e sono vendute non per essere consumate, ma come prodotto da collezionare.
Altra cosa, invece, è la cannabis a scopo terapeutico, che in Italia è prodotta solo dall’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze.
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