Innovazione - 25 settembre 2018, 12:55

Gio Ponti. Nuvole sono immagini, la lectio magistralis di Fulvio Riace

L’evento si inquadra nel ciclo di incontri “5 maestri dell’architettura italiana del ‘900”, conferenze di chiara fama previste nel 2018, tuttora in corso, a cura del DAD/Benvenuto Lectures e della Fondazione dell’Ordine

Gio Ponti. Nuvole sono immagini, la lectio magistralis di Fulvio Riace

“Gio Ponti. Nuvole sono immagini” è un evento organizzato dal Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova, dalla Fondazione del Teatro Carlo Felice e dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Genova.

“Gio Ponti. Nuvole sono immagini” è anche il titolo della Lectio Magistralis che Fulvio Irace terrà il 4 ottobre a partire dalle 17,30 nella Sala Grande del Teatro Carlo Felice di Genova. Come già è avvenuto nello scorso mese di febbraio con la conferenza di Paolo Portoghesi sulla figura di Aldo Rossi, anche per Gio Ponti il Carlo Felice apre la Sala Grande alla città e al suo pubblico: non solo agli addetti ai lavori (architetti, designer, accademici, ricercatori, studenti, artisti), ma a tutti i cittadini, ai frequentatori abituali del Teatro e delle occasioni culturali della città di Genova. L’evento si inquadra nel ciclo di incontri “5 maestri dell’architettura italiana del ‘900”, conferenze di chiara fama previste nel 2018, tuttora in corso, a cura del DAD/Benvenuto Lectures e della Fondazione dell’Ordine.

Questo ciclo di conferenze mette a confronto autorevoli figure della critica e della Storia dell’Architettura con altrettanti Architetti-Autori, annoverati a pieno titolo fra i Maestri del Novecento. Gio Ponti è senza dubbio uno di questi e l’intento dei curatori è quello di portare ad un pubblico il più possibile ampio il messaggio dell’architetto milanese e di renderne nota la straordinaria sensibilità creativa ad ogni scala della progettazione, la forza espressiva del segno, ma soprattutto l’autentica passione che ne ha fatto un Autore legato certamente al suo tempo ma anche appartenente ad ogni tempo.

Ad arricchire questa conoscenza verrà proiettato in Sala, dopo la conferenza di Fulvio Irace, il prezioso film documentario “Amare Gio Ponti”, realizzato sotto la cura di Francesca Molteni, in collaborazione con Gio Ponti Archives. Il filmato, della durata di 35’, inedito a Genova, sarà introdotto dalla stessa curatrice e da uno degli eredi di Ponti, Salvatore Licitra (Gio Ponti Archives). Ritratto dell’uomo e dell’architetto, il film racconta le ragioni della nuova fortuna che lo ha visto, negli ultimi anni, riscoperto e riproposto. Basato sulla ricerca di materiali storici, raccoglie le testimonianze degli eredi e alcune interviste: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Benedikt Taschen, Nanda Vigo, Bob Wilson.

L’intero evento è a cura di Carmen Andriani (DAD/Università di Genova) e Benedetto Besio (Fondazione Ordine degli Architetti). Ha collaborato il Corso di Dottorato in Architettura e Design dell’Università di Genova. L’iniziativa è patrocinata da Gio Ponti Archives e Molteni Museum. È sponsor dell’evento Molinari Arredamenti. Fulvio Irace, docente ordinario di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano e Visiting Professor presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha indirizzato i suoi studi da molti decenni sull’Architettura italiana del ‘900 con particolare attitudine ed empatia verso figure come Mollino, Ponti, Muzio, Asnago&Vender, Magistretti, ecc, costellazione di una storia diversa dell’Architettura italiana del secondo novecento. Su tali temi ha scritto libri ed organizzato mostre sempre rifiutandosi di distinguere la storia dalla critica, la filologia dalla interpretazione.

Stralciamo alcune note dello stesso Irace dall’abstract della conferenza: “Nuvole sono immagini”, il titolo della conferenza, è anche un libretto (15,5x11,5) uscito nel Natale del 1967 per le Edizioni del Pesce d’Oro ad opera di Gio Ponti, quando era recente la costruzione del grattacielo Pirelli. Sessantasei pagine bianche, illustrate soltanto da disegni a penna e inchiostro raffiguranti una serie di nuvole, accompagnate da didascalie che suonano quasi come aforismi. L’opera è emblematica della forza espressiva che Ponti riversa nella combinazione di parole e immagini. L’immagine, soprattutto, racchiude in sé un’intera strategia comunicativa, che con Ponti diventa uno dei principali strumenti per condividere l’architettura col pubblico dei non architetti.

Brevi note biografiche Gio Ponti: 1891-1979. Architetto attivo dal 1927, coltiva il proprio interesse per l’arte e l’artigianato, lavorando – fino al 1930 – per la Manifattura Ceramica Richard Ginori, della quale rinnova radicalmente l’intera produzione, con immediati riconoscimenti della critica internazionale. Nel 1928 fonda la rivista “Domus”; con l’intento di fondere arte, architettura e design per un ambiente non soltanto funzionale, ma in grado di nutrire anche l’anima dell’uomo moderno, nel solco della tradizione classica italiana. Le sue realizzazioni più note sono, prima della guerra, la villa Bouilhet a Garches, il primo degli edifici per uffici della Montecatini e le abitazioni in via Randaccio e via Brin, vere e proprie dichiarazioni d’intenti del pensiero e della proposta architettonica di Ponti. Dopo la guerra, l’insediamento INA Casa nelle vie Harrar e Dessiè (con Figini e Pollini), il secondo palazzo Montecatini, l’abitazione in via Dezza, il grattacielo Pirelli, le ville Planchart a Caracas e Nemazee a Teheran, la Cattedrale di Taranto. Dal 1936 al 1961 ha insegnato alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Nel corso della sua vita professionale ha disegnato arredi per diverse aziende italiane ed internazionali. Dal 2012 Molteni&C riedita alcuni dei sui pezzi più significativi.

Nel foyer del Teatro Carlo Felice saranno in mostra alcuni degli oggetti d’arredamento di Gio Ponti, prodotti da Molteni&C. e messi a disposizione da Molinari Arredamenti, che è sponsor dell’evento.

RG

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