"La maggioranza formata da Lega e 5 Stelle deve fare chiarezza al proprio interno e prendere una decisione in tempi brevi in merito all’acquisto dei droni P2HH di Piaggio. Anche oggi in Senato, infatti, a una precisa interrogazione presentata dal Partito Democratico in cui si chiedeva di sbloccare in fretta questa commessa da 766 milioni di euro, il ministro della Difesa Trenta ha dichiarato di condividere il programma ma ha delegato la decisone al Parlamento. Non si capisce, a questo punto, perché la maggioranza giallo-verde, in Commissione, non abbia ancora dato il via libera". Così Vito Vattuone (senatore e segretario ligure del Pd), Giovanni Lunardon (capogruppo Pd in Regione Liguria), Alberto Pandolfo (segretario Pd Genova) e.Giacomo Vigliercio (segretario Pd Savona) sono intervenuti sul tema della produzione dei droni che coinvolge da vicino Piaggio Aerospace.
"Sono mesi però che la situazione è bloccata e il rischio è che 1300 persone (i lavoratori degli stabilimenti di Piaggio Aerospace di Genova e Villanova di Albenga) perdano il posto di lavoro - aggiungono gli esponenti dem - Per non parlare di tutto l’indotto. Il programma relativo all'acquisto dei droni, approvato dal precedente governo, è infatti finalizzato a evitare di disperdere le straordinarie competenze italiane in materia, tutelando la nostra industria e le nostre capacità di difesa in un settore strategico e con enormi ricadute tecnologiche e occupazionali. Oltre a questo il programma avrebbe anche l'effetto di mettere il nostro Paese all'avanguardia nella produzione di velivoli senza pilota, per tratte di lunga durata e a media altitudine. I droni P2HH sono uno strumento e una risorsa a disposizione di tutto il Paese, delle università, del Ministero dell'Ambiente e degli enti locali, per il monitoraggio dei trasporti la repressione dell'abusivismo e molteplici altri usi di pubblico interesse".
"La maggioranza giallo-verde non perda altro tempo e tuteli l’occupazione e la sicurezza del Paese. Della questione si discuterà a fine mese anche in Consiglio regionale, grazie a un ordine del giorno presentato dal Gruppo del Pd. Confidiamo che tutte le forze politiche lo approvino, per dare maggiore forza alle istanze del territorio e garantire un futuro a 1300 lavoratori" la conclusione da parte dei rappresentanti del Partito Democratico.