"Egregio signor Duilio Paolino
facciamo seguito alla sua comunicazione del 17 settembre scorso ed ai successivi contatti intercorsi con il nostro ufficio per rinnovarle il più sincero rincrescimento per quanto accaduto in occasione del volo AZ 1391 del 16/09/2018.
Come anticipato telefonicamente, Le confermiamo di aver disposto il rimborso di €15,00 relativo al posto comfort non garantito (EMD posto comfort 0551500620518)".
Inizia così la lettera che la compagnia aerea Alitalia ha spedito all’imprenditore cuneese che ha fatto scoppiare il caso sul cambio di posto sull’aereo per far volare in maniera più comoda un disabile. Peccato, però che su quel sedile non si sia accomodato un disabile ma un politico: l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.
“Siamo certi che vorrà considerare l’accaduto come un episodio isolato e che avremo nuove opportunità di accoglierla a bordo per ristabilire la sua fiducia nei nostri servizi”, prosegue la lettera di Alitalia.
“Se la compagnia aerea mi ha rimborsato 15 euro - dice l'imprenditore cuneese Duilio Paolino - e si è scusata con me per l’accaduto, vuol dire che avevo ragione quando ho affermato che all’ultimo minuto mi è stato spostato il posto a sedere ed è stato fatto per darlo non ad un disabile come mi era stato detto, ma ad un politico. Non ha importanza chi sia il politico e se lui sapeva oppure no quanto era accaduto. Quello che contesto è il sistema: non è possibile che in Italia i lavoratori siano considerati cittadini di serie B”.