Che è bella, di una bellezza eterea, si vede, ma soprattutto è talentuosa. Non a caso, infatti, ha vinto il premio Gabardi come giovane promessa del teatro nel 2012 e nel 2006 il premio Hystrio come migliore attrice esordiente italiana.
Stiamo parlando di Alice Arcuri, genovese, laureata in Lettere e formatasi alla Scuola del Teatro Stabile, che abbiamo incontrato proprio lì, nella sala trucco, e che tra pochi giorni vedremo in tv a recitare in uno spot di un celebre aperitivo di cui è la protagonista, dopo aver smesso i panni della supereroina del futuro in un'altra pubblicità.
Perché la sua capacità di passare da un personaggio all'altro, di interpretare la moglie in crisi coniugale in "Eden", per poi essere un'impiegata arrivista nella serie web "Educazione cinica", piuttosto che la Nina del "Gabbiano" di Cechov, per lei è naturale. Anche grazie all'insegnamento del suo acting coach, Paolo Antonio Simioni e al metodo Lee Strasberg. "Recitare è come e più di una seduta psicoanalitica e una necessità e l'unico momento in cui mi tolgo i miei vestiti di dosso, la mia testa pesante, smettendo di pensare a me stessa. Inoltre la recitazione ti obbliga ad ascoltare l'altro, a indagare l'uomo, che è quello che mi diverte di più".
E appunto grazie al teatro e alla tv ha interpretato, diretta da grandi registi italiani, dai grandi classici, da Shakespeare a Goldoni, da Euripide a Cechov a O'Brian. Cosa le manca? Essere Lady Macbeth.
Intanto la vedremo debuttare a novembre al Teatro Belli in A Behanding in Spokane mentre da gennaio ad aprile ancora in tournée col "Gabbiano".