Chi progetterà il nuovo ponte? Inizia il toto nomi e tra i papabili in lizza, intanto, si fanno due cognomi illustri. L’architetto Pierangelo Pistoletti, pisano trapiantato a Genova, specializzato in ponti in acciaio e al quale sarebbero già stati commissionati da Autostrade delle proposte di progetto per il viadotto, e Renzo Piano, l’architetto genovese che ieri, plastico alla mano, si è presentato in Regione per fare dono alla città della sua nuova idea di ponte.
E dal plastico appare che dovrebbe trattarsi di un viadotto lineare, senza stralli, a travata, con un numero maggiore di piloni, come fossero prue di nave, che sia anche un monumento alla memoria delle vittime del crollo, ricordate attraverso 43 vele luminose.
Intanto, nell’intervista al Guardian, Piano aveva affermato: "Un ponte è un simbolo e non dovrebbe mai cadere, perché quando un ponte cade, i muri si alzano. Quindi non è solo fisico ma metaforico. I muri sono cattivi, non dobbiamo costruire muri, ma i ponti, che sono buoni, creano collegamenti ".
E il suo collegamento e legame con la città è stretto, tanto che, ricordiamo, ha affermato che, in caso di collaborazione, come auspicato questa mattina via Facebook dal Governatori Toti, per lui sarà “una missione” ricostruire questo ponte, che “deve essere bello, non nel senso estetico, ma nel trasmettere un messaggio di verità e orgoglio".
L'archistar genovese, ormai ottantenne, ha progettato il Porto Antico a Genova, cui ha donato anche il nuovo progetto del Blue Print, il centro Pompidou a Parigi, lo Shard a Londra, il Gerome Green Center e il Museo Whitne di New York, solo per citare alcune delle sue opere nel mondo.