“Ci stupisce la polemica dell’on. Giorgio Mulé, il quale probabilmente non deve aver letto con attenzione l’emendamento al Milleproroghe presentato dalla Lega e approvato da tutto il Senato, compreso il suo partito, Forza Italia. Forse non si è confrontato con i suoi colleghi di partito al Senato - di cui lui è portavoce - o forse questi ultimi lo hanno votato a loro insaputa. A prescindere da questo, è falso affermare che l’emendamento ha bloccato i fondi del cosiddetto ‘bando Periferie’" commentano con una nota congiunta, l’on. Edoardo Rixi, sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e segretario ligure della Lega, e i Senatori della Lega Francesco Bruzzone e Paolo Ripamonti.
"Molto semplicemente, il Pd, con un’operazione di pura propaganda, aveva promesso soldi che non poteva spendere. E la sentenza numero 74/2018 della Corte Costituzionale di aprile ha dichiarato incostituzionale il comma della finanziaria del 2016 che prevedeva fondi per la seconda parte dei comuni finanziati. Ecco perché è stato necessario intervenire, per rimediare a una situazione problematica creata dal Pd: con l'emendamento votato all'unanimità dal Senato - compresa Forza Italia, il partito di Mulé - sono stati liberati 2 miliardi bloccati dal Pd con l’austerity imposta dalla legge di bilancio".
"Per quanto riguarda Imperia, nello specifico della pista ciclabile, nulla è stato bloccato: ci risulta che a oggi è stata chiesta - e concessa dal Cdm - solo la proroga per la consegna del progetto esecutivo con le approvazioni. Su Savona, invece, è in corso di ultimazione la fase di validazione dei progetti esecutivi di due dei tre interventi finanziati: ad esito della validazione si potranno attivare le procedure di gara. Per un intervento, quello di Villa Zanelli, è in corso la progettazione esecutiva".
"A differenza di altri, che fanno solo spot elettorali, la Lega è per le opere con progetti, fondi e tempi certi - concludono - Oggi i Comuni virtuosi hanno nuovamente possibilità di spesa, mentre quelli del bando avranno coperture per i primi impegni presi e anche per altre opere, tenendo viva la graduatoria del bando periferie e spostandone il finanziamento al 2020 per trovare risorse reali e spendibili e non inesistenti, con cui realizzarlo legalmente".