Meno 120mila presenze complessive, pari a meno -6,82% a livello regionale, tra cui spicca il fragoroso -11,34% della Provincia di Savona, che vanta il maggior numero di strutture ricettive, mentre il progressivo regionale si attesta sul -1,90%. È la fotografia, impietosa, del turismo ligure, sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio regionale per il mese di giugno.
“Spiace dover dire ‘l’avevamo detto’, ma questo crollo verticale era ampiamente previsto e prevedibile e rappresenta un antipasto scoraggiante per l’estate in corso – osserva il portavoce regionale del MoVimento 5 Stelle Fabio Tosi, che per primo aveva messo in guardia sul trend preoccupante del turismo ligure – Una volta attenuata la grande paura legata agli attentati terroristici dello scorso anno, è arrivata la prevista, inevitabile, flessione. I dati di giugno dimostrano che il presunto boom sbandierato dall’assessore Berrino era frutto di una mera congiuntura internazionale e non certo figlio di una reale visione o di una seria programmazione, di cui ancora oggi purtroppo non c’è la minima traccia. Meno presenze significano meno pernottamenti, meno lavoro per i ristoranti, i commercianti e per chiunque vive e lavora di turismo, con ricadute pesanti sia in termini economici che occupazionali.”
“Serve un deciso cambio di marcia da parte della Giunta Toti, se vogliamo davvero invertire la tendenza – commenta Tosi – Non basta una campagna di promozione turistica, peraltro tardiva, per rimettere in piedi una stagione che si annuncia tutta a segno meno. Questi sono anche i frutti della mancata programmazione da parte di Agenzia in Liguria, per mesi rimasta praticamente ‘decapitata’, con il suo direttore impegnato in campagna elettorale per le Politiche invece che nella programmazione della stagione estiva. Ecco i risultati.”