Arianna Viscogliosi, assessore al Personale e Pari Opportunità e Diritti del Comune di Genova, ha partecipato oggi, in rappresentanza della amministrazione, alla cerimonia del 38°anniversario della strage di Bologna, manifestazione promossa dall'Associazione Familiari Vittime della Strage del 2 Agosto e dal Comitato di Solidarietà alle Vittime delle Stragi.
La giornata commemorativa è cominciata alle 6,30, a Bologna, al Parco della Montagnola, dove sono arrivate da tutta Italia le staffette podistiche "Per non dimenticare”; alle 9,15 un corteo delle Città partecipanti alla manifestazione, con i Gonfaloni, ha raggiunto, percorrendo via dell’Indipendenza, piazza Medaglie d’Oro, dove ha tenuto il suo intervento il Presidente dell'Associazione Familiari Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, Paolo Bolognesi. Dopo un minuto di silenzio in memoria delle vittime e il discorso del sindaco di Bologna, presso il Primo Binario della Stazione di Bologna, sono state deposte corone alla memoria delle vittime della strage. Alle 11,15 l’Arcivescovo della Città Metropolitana di Bologna nella chiesa di San Benedetto ha celebrato la Santa Messa.
“Sono onorata – dichiara l’assessore Arianna Viscogliosi – di aver rappresentato la città di Genova in questa occasione nella quale viene ricordata una delle giornate più tragiche della nostra storia contemporanea. Oltre al sentito e doveroso omaggio ai morti, ai loro parenti e ai feriti, rivolgo la mia totale solidarietà a tutte le vittime delle stragi terroristiche. L'immagine della stazione ferroviaria, con l'orologio fermo al minuto della tremenda esplosione, è diventata il simbolo dell’efferatezza del terrorismo, del colpo che ha saputo sferrare al cuore dello Stato italiano, ma è anche l’emblema della risposta che lo Stato stesso ha saputo dare. Mi rivolgo ai giovani – conclude l’assessore – perché è importante che studino la storia e ne prendano consapevolezza, affinché queste povere vite spezzate servano da monito per tutti, per comprendere che il terrorismo deve essere combattuto e può essere sconfitto, anche con la forza della memoria e con il consolidamento nella coscienza civile dei valori della democrazia e della libertà”.