Attualità - 27 luglio 2018, 12:22

Eclissi dei record: la parola all'astrofisico genovese Pallavicini

Questa sera tutti col naso all’insù per ammirare l’eclisse di Luna più lunga del secolo. A spiegare il fenomeno, anche della Luna rossa, e a dirci da dove poterlo osservare meglio, l'astrofisico Marco Pallavicini

Eclissi dei record: la parola all'astrofisico genovese Pallavicini

Questa sera saremo tutti col naso all’insù, meteo permettendo, per ammirare l’eclisse di Luna più lunga del secolo. Soprattutto in orario preciso e facile da ricordare: le 22.22, momento di massima oscurità.

In realtà si tratta, come spiega Marco Pallavicini, astrofisico genovese, di “un fenomeno molto semplice ed è il momento in cui la Luna è all’interno dell’ombra che la Terra fa rispetto alla luce solare”. Questo è dato dal fatto che il satellite terrestre “non ha sempre la stessa distanza dalla Terra, perché la sua orbita non è perfettamente circolare, e in certi momenti l’eclisse avviene quando la Luna è particolarmente lontana, come in questo caso, e vuol dire che si muove più lentamente nell’orbita attorno alla Terra e resta più tempo all’interno della zona d’ombra”.

Un’altra caratteristica che renderà il fenomeno di stanotte particolarmente suggestivo, sarà il colore rosso di cui si tingerà la Luna e che “dipende dal fatto che parte della luce attraversa l’atmosfera terrestre e l’atmosfera, per la stessa ragione per cui tramonto e alba sono rossi, tende a diffondere di più la luce blu, e quindi la luce che arriva sulla Luna attraverso l’atmosfera è rosseggiante – prosegue Pallavicini - Quindi è una luce riflessa rossa e dipende dal fatto che parte della luce ha attraversato l’atmosfera terrestre prima di arrivare alla Luna”.

Per poter osservare al meglio questo speciale transito, chi si trova a Genova e in generale in Liguria, dovrebbe recarsi sulle alture e non stare sul mare: “chi fosse sul Beigua o l’Antola potrebbe godersi lo spettacolo molto meglio, se il cielo è scuro e c’è bel tempo – spiega l’astrofisico – Anche se, quando la Luna è in ombra, essendo un evento che dura un’ora e mezza, cambia poco il punto in cui ci si trova, è la qualità del cielo che fa la differenza, quindi bassa umidità e limpidezza. Se sarà una bella serata sarà meglio essere nell’entroterra che sul mare, perché l’aria lì tende a essere più umida”.

Senza dimenticare che questa notte si potrà ammirare anche Marte, più vicino alla Terra: "Marte si vede sempre a occhio nudo, è luminosissimo in quasi tutti i periodi dell’anno, ma sarà particolarmente vicino, ed è anche questo un gioco delle orbite, che cambiano periodicamente, quindi la distanza tra noi e Marte viaria nel tempo e in questo momento c’è una coincidenza che si ripete di particolare vicinanza. Però - conclude - è un fenomeno piuttosto banale, sono due corpi che si muovono intorno al Sole a velocità diverse e ogni tanto vengono a trovarsi più vicini e quindi nella posizione giusta perché la luce del Sole sia la massima possibile riflessa verso la Terra e quindi il pianeta è particolarmente luminoso".

Medea Garrone

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