Inizia la fase operativa del progetto “Pre-Visioni”, un programma di rigenerazione del quadrante del centro storico tra via Balbi, via Gramsci, Piazza Principe e via delle Fontane.
Il percorso è cominciato lo scorso 23 aprile, con il coinvolgimento di stakeholder e associazioni di quartiere in un calendario di incontri lungo circa due mesi; è stato stilato un primo resoconto del lavoro che per un anno impegnerà assessori, Urban Lab e Facoltà di Architettura per strutturare un progetto di rilancio che dia nuova vita al quartiere, sviluppando un programma di interventi concreti. La data fissata per il raggiungimento dell’obiettivo è giugno 2019.
La redazione del progetto di “rigenerazione sensibile” del quartiere di Pré vede la cooperazione tra la Scuola Politecnica dell’Università di Genova e il Comune di Genova che verrà sostenuta e coordinata dall’Assessorato Urbanistica e dalla direzione di Urban Lab, al cui interno si incontreranno i vari soggetti (studenti, docenti, professionisti, associazioni) che collaboreranno per questo come per altri temi importanti per la città.
“Le linee guida sono state illustrate alla Giunta, come primo step di lavoro fatto – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci – Attualmente l’amministrazione pubblica, continuando il lavoro in cooperazione con la Scuola Politecnica, sta valutando come trasformare lo studio sinora sviluppato in un progetto di fattibilità, con un cronoprogramma dei prossimi tre anni e, ovviamente, con una programmazione degli indispensabili finanziamenti pubblici e privati per la realizzazione del progetto di rigenerazione”.
L'assessore Simonetta Cenci sull'avvio della fase operativa del progettoa settembre:
L'assessore ha anche sottolineato a più riprese come il progetto Pre-Visioni possa rappresentare il debutto di una modalità di valorizzazione del territorio esportabile a tutto il centro storico in una prospettiva futura:
Renata Morbiducci, professore di Architettura Tecnica al Dipartimento Architettura e Design della Facoltà di Architettura di Genova e saggia dell’assessorato all’urbanistica, evidenzia l’importanza dell’intervento: “Si tratta di un progetto pilota in cui l’innovazione, insieme ai tre pilastri della sostenibilità (ambientale, sociale ed economico), possano innescare processi virtuosi per riconquistare questa parte del centro storico che da troppi anni si trova in uno stato di abbandono”.
La docente Renata Morbiducci:
Lo studio condotto nella Scuola Politecnica durante due corsi dell’ultimo anno della magistrale, di Edile e Architettura e di Ingegneria Elettrica, si è sviluppato su tre principali fasi: lo studio dello stato di fatto, l’individuazione di referenze virtuose per le preliminari proposte di intervento e le proposte per il progetto pilota. Dopo l’analisi di inquadramento del quartiere si è passati alle indagini tecniche di dettaglio, che hanno valutato gli aspetti ambientali, urbanistici e sociali. L’analisi di dettaglio ha poi approfondito proprietà e caratteristiche degli immobili, valutandone destinazioni d’uso, epoca di realizzazione delle costruzioni e delle infrastrutture, stato di manutenzione e caratteristiche di dettaglio.
Quattro in sintesi le aree di intervento individuate, a partire dalla presenza di attività universitarie, di importanti realtà culturali e l'esistenza di numerosi spazi aperti da valorizzare e sfruttare; centrali inoltre la vicinanza ai luoghi di arrivo per i cittadini, ma soprattutto per i turisti.
Lo studio prevede la creazione di poli di attrazione e condivisione che generino opportunità di incontro, sviluppo e valorizzazione nei settori della residenza, del tempo libero, del turismo e della cultura.
Operativamente, a partire da settembre, nella sede di Urban Lab a villetta Di Negro – grazie al supporto di partecipazione delle associazioni di quartiere Osservatorio Prè Gramsci, La coscienza di Zena, Vivi Gramsci, Le Matriosche, della Sovrintendenza e dello staff di Palazzo Reale, e di tutti gli stakeholders che vorranno dare il proprio apporto per attuare questa azione di riqualificazione – si inizierà’ il vero lavoro operativo.