E' forte l'inquietudine manifestata dal Partito Democratico rispetto al futuro del servizio di trasporto pubblico locale dell'area metropolitana genovese e di tutta la Liguria. Infatti è sempre meno il tempo che manca alla gara per l'affidamento del servizio in tutta la Regione, e la scelte industriali per Amt non appaiono ancora precisamente delineate.
Uno dei temi all'ordine del giorno: garantire la possibilità a tutti i cittadini della Città Metropolitana di poter usufruire del cosiddetto biglietto integrato, che prevede la possibilità con un solo tagliando o con un solo abbonamento di fruire dei mezzi Amt e Atp, oltre che dei convogli ferroviari nella tratta compresa tra Cogoleto e Sestri Levante.
"Siamo preoccupati perchè dall'ultima commissione consiliare in cui è stato presentato il piano industriale per Amt abbiamo avuto conferma dall'azienda che non c'è alcuna garanzia sulla conservazione del biglietto integrato - dichiara la consigliera comunale Pd Cristina Lodi - Si tratta di un elemento di grande utilità per chi si sposta su Genova con il trasporto pubblico, specialmente a partire dai Comuni dell'area metropolitana. Abbiamo avuto la sensazione che ci sia un grosso problema di conti e di incertezza, visto che al momento la stessa Amt non sa se continuerà a gestire il trasporto pubblico o sarà sostituita da privati: in questo quadro naturalmente tutte le tariffe, gli abbonamenti, e le agevolazioni che sostengono la mobilità sono in discussione".
L'intervista alla consigliera comunale Cristina Lodi:
In sostanza, secondo il Pd, la confusione regna sovrana a Genova e in Liguria per quanto riguarda la gestione del trasporto pubblico locale, proprio a partire dalla partita del biglietto integrato treno-bus. La Regione vorrebbe estendere questa agevolazione agli studenti dell'Università di Genova, la Città Metropolitana ha approvato una mozione per l'estensione della tariffa generalizzata a tutti gli abitanti dei Comuni dell'area genovese, e da palazzo Tursi non ci sarebbe, secondo la ricostruzione del Pd, ancora un precisa dichiarazione di intenti. In effetti l'ultima presa di posizione ufficiale in merito arrivata dalla giunta Bucci era affidata a un comunicato stampa che voleva "fare chiarezza": nel documento si ribadisce la volontà dell'amministrazione comunale di mantenere il biglietto integrato e di andare verso "l'affidamento in-house" del servizio.
Tutto sommato comunque per Pippo Rossetti si tratta solo di un aspetto di un problema assai più ampio: il nodo grosso sul tema del trasporto pubblico locale arriverà in breve al pettine con la gara per l'affidamento del servizio: "La Regione è andata avanti sulla strada della gara e ha chiuso con Trenitalia un contratto - ricapitola il consigliere regionale Pd Rossetti - rispetto al quale la Corte dei Conti ha sollevato dei problemi: sono state messe in dubbio le coperture finanziarie, e il presidente Toti ha dichiarato che la regione coprirà fino al 2035 eventuali ammanchi fino a 1,7 milioni all'anno, una cosa evidentemente complicata all'interno della gestione del bilancio. Nel frattempo Città Metropolitana non solo ha fatto la gara come chiede la Regione, ma ha aggiunto una postilla che garantisce la possibilità all'ente di tornare sui suoi passi e disertare il bando. Intanto il sindaco Bucci dice che non vuole fare la gara per rimanere in-house, e invece il vicesindaco fa capire chiaramente che la gara è inevitabile, salvo poi sanare questa palese contraddizione con un comunicato stampa, e tutti contenti".
Il consigliere regionale del Pd Rossetti sulla situazione del trasporto pubblico locale e sul biglietto integrato gomma-ferro:
"Cosa capisce di tutto questo il cittadino? - si interroga retoricamente Rossetti - Una grande confusione, l'amministrazione non sa bene dove sta andando e con quali soldi, perchè il biglietto integrato significa mettere d'accordo Amt, Atp e le ferrovie, per evitare che chi si sposta debba avere tre abbonamenti diversi. Noi siamo fortemente preoccupati perchè ci rendiamo conto che fra loro gli enti non si parlano, e ciascuno tende ad andare per una strada diversa".
Abbiamo poi chiesto al consigliere Rossetti quale pensa potrebbe essere invece la strada per migliorare il servizio di trasporto pubblico locale, e come il Pd si comporterebbe in merito se si trovasse ora alla guida delle amministrazioni interessate, ed ecco la risposta: