“Gli esponenti del Pd sono in totale confusione, non ne indovinano una sui conti neanche per sbaglio e si dimostrano capaci solamente di lanciare allarmi infondati. La sanità non si presta alla loro becera propaganda. Si possono fare tutti i ragionamenti ma bisogna sempre partire da competenza a certezza dei dati. Leggerli a casaccio non serve a nulla”. Così la vicepresidente e assessore regionale alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale in merito alla polemica sollevata dal Partito Democratico a seguito del giudizio di parifica del rendiconto regionale 2017 pronunciato oggi dalla Corte dei Conti.
“Nel 2015 – spiega l’assessore Viale - il dato certificato relativo alla mobilità passiva era pari a poco più di 60 milioni di euro (come da tabella allegata). La verità è quella che abbiamo già detto ma che evidentemente il Pd fa fatica ad accettare: tra il 2008 e il 2015, mentre governavano loro, le fughe hanno continuato a crescere mentre da quando è al governo la Giunta Toti non solo nel 2016 questo trend negativo si è arrestato ma dal 2017 abbiamo invertito la tendenza, con una significativa riduzione della mobilità passiva in diverse aree. Il tutto, lo voglio sottolineare, senza senza poter assumere personale visti i tetti di spesa nazionali e con concorsi che vanno deserti perché mancano i medici”.
Per quanto riguarda invece il disavanzo, si evidenzia infine che il risultato dell’esercizio 2017 riportato nella relazione (70 milioni di euro) deriva presumibilmente dall’analisi dei dati relativi al 4° trimestre dell’anno scorso: si tratta di dati non definitivi che si consolidano nel tempo con la predisposizione del Conto Consuntivo da cui emerge un risultato pari a 64 milioni di euro, inferiore al limite stabilito dalla Legge 34/2016 (Piano di rientro).