Stamane il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino ha partecipato al presidio organizzato dalle studentesse e dagli studenti di Scienze dell’Educazione dell’Università di Genova, che chiedono soluzioni immediate rispetto alle problematiche create dal Decreto 65/2017. "Stiamo parlando di un danno enorme - dichiara Pastorino - per tutte quelle laureande e laureate, perché non va dimenticato che Scienze della Formazione è a schiacciante maggioranza femminile, che si vedono impedito l'ingresso nel mondo del lavoro e che probabilmente si sono iscritte a questa facoltà proprio con l'obiettivo di entrare negli asili nido".
Si stima che siano circa cinquantamila gli studenti e le studentesse le cui possibilità di lavoro negli asili nido sono sfumate a causa della retroattività del Decreto legislativo (65/2017) che prevede che solo i laureati entro maggio 2017 nel corso L19 specifico potranno essere educatori negli asili nido a partire dall'anno scolastico 2019/2020. "Corso specifico che attualmente non esiste nella maggior parte delle Facoltà italiane - specifica Pastorino - e per cui il MIUR non ha nemmeno fornito i requisiti minimi, lasciando le Università sprovviste delle linee guida che permettano di adeguarsi agli standard richiesti. In questo modo il decreto esclude di fatto migliaia di studenti e studentesse che hanno già intrapreso il percorso di Scienze dell’Educazione dalla possibilità di lavorare negli asili nido".
"Inoltre, per aggiungere al danno la beffa - prosegue Pastorino - stanno già uscendo bandi di concorso pubblico per educatori al nido che vedono già applicate le direttive del Decreto, e che risultano quindi contraddittori con la normativa attuale. In Liguria si è già verificato uno spiacevole caso a Imperia, rendendo ancora più urgente la richiesta che la norma non sia retroattiva e che l’indirizzo specifico sia richiesto solo per chi si immatricolerà a partire dall'anno scolastico 2018/2019":