“Digitali per Caso”. Ma neanche tanto “per caso”, dal momento che sono stati i precursori dell’uso del web. Almeno nel loro campo. Si tratta, infatti, di Edoardo e Maddalena Schenardi della Farmacia Serra di Voltri, che già otto anni fa hanno iniziato a utilizzare i social, dal blog a Twitter (oltre 5000 follower), Facebook (oltre 7400 seguaci), YouTube (oltre 30 mila visualizzazioni per un video) e Tumblr con #risateinfarmacia.
Un “history case” segnalato nei manuali del web, ma anche da riviste nazionali e di recente da Cosmofarma, dove Edoardo è stato ospite ai microfoni di Qui Radio Salute. Quindi per questo sono stati scelti, unici liguri, come protagonisti della serie web “Digitali per Caso”, condotta da Patrizio Roversi, che sarà messa online in autunno.
Si tratta di un progetto di registro.it, entità italiana che assegna i domini in rete e che fa parte del Cnr di Pisa e di cui è responsabile Chiara Spinelli, che spiega: “ll progetto è parte di una campagna per favorire la digitalizzazione delle imprese italiane. Come servizio che muove dal più grande ente di ricerca italiano, e dove trentadue anni fa è stata realizzata la prima connessione Internet, una delle nostre missioni è promuovere la cultura digitale e il focus di questi ultimi anni è stato proprio sulle imprese, in particolare le micro imprese.”
Tra queste, appunto, anche la Farmacia Serra: “La settimana scorso è venuta da noi la troupe – spiega Edoardo Schenardi – con Patrizio Roversi, che presenta le storie. Hanno girato cinque episodi al momento, e dovrebbero durare dai cinque ai dieci minuti l’uno. Ci sono trattative in corso anche per fare uscire le puntate in tv.” Finora, infatti, insieme alla storia di Edoardo e Maddalena, sono state raccontate quelle di Le Artigiane, I Love Ostrica, Giocattoli dal Mondo e Cascina i Carpini.
“Si tratta di piccole realtà – continua Edoardo – e per quanto riguarda la nostra sono stati interessati, tra i vari aspetti, al fatto che la farmacia non è solo fisica, ma anche di pubblica utilità attraverso il digitale e non solo per ragioni legate al farmaco; per esempio il nostro wi-fi è gratuito e diffuso per 400 metri esterni alla farmacia, allo scopo di fornire un servizio al quartiere, e per esempio abbiamo tweettato live durante l’alluvione. Inoltre è stato evidenziato anche l’aspetto relativo all’informazione che forniamo, dalle fake news, ai consigli sulla salute, alle risposte che diamo alle domande dell’utenza che ci contatta, diventando un riferimento in un settore come il nostro, che è piuttosto complesso: stiamo occupandoci noi di cose cui, forse, non vogliono occuparsi le aziende del farmaco.”
Infatti lo scopo è raccontare storie di aziende, che sono “made in .it”, perché appunto utilizzano creativamente il web per migliorare il loro business. E, in questo caso, essere anche di pubblica utilità.
“Sicuramente è stata un’esperienza piacevole e interessante, e una delle tante cose che ci sono capitate tra attività fisica e online, e se siamo apprezzati e qualcuno ha ritenuto di voler raccontare la nostra storia a un palcoscenico così ampio come quello di registro.it – conclude Edoardo – a noi non può fare che piacere, oltre che essere un modo per raccogliere spunti e conoscere altre realtà innovative.”