Centoquaranta interventi e due giorni di condivisione e scambio di esperienze tra le più importanti realtà genovesi del settore dell’educazione: questo il frutto del primo appuntamento con gli “Stati Generali dell’Educazione”, riuniti a palazzo Tursi il 30 e 31 maggio per presentare, in brevi interventi da 5 minuti, la realtà genovese. Gli interventi hanno fornito le basi per il lavoro progettuale, che sarà oggetto della terza e ultima giornata di lavoro nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale sabato 22 settembre.
Il gruppo organizzativo – composto da Comune di Genova - Agenzia per la Famiglia e Assessorato alle Politiche educative e dell’istruzione, alle Politiche socio-sanitarie e alla Casa con la Direzione Politiche dell’Istruzione per le nuove generazioni e la Direzione Politiche Sociali, da Arcidiocesi di Genova, Asl 3 Genovese, Coni e Università di Genova con la collaborazione tecnica dell’associazione LightHouseGenova12 e dell’avvocato familiarista Anna Maria Panfili – ha fatto il punto di quanto emerso dalla partecipata due giorni di palazzo Tursi.
"Tutti gli interventi, nonostante i tempi contingentati, hanno espresso con chiarezza idee e proposte – riassume Simonetta Saveri, responsabile dell’Agenzia per la famiglia, che con gli altri componenti del gruppo organizzativo ha coordinato interventi da parte di giovani, genitori, insegnanti, associazioni, medici, rappresentanti di aziende – . Possiamo già lavorare sui materiali per l’appuntamento a palazzo Ducale, giornata conclusiva che, partendo da quanto emerso a palazzo Tursi, farà emergere proposte concrete. Fondamentale anche l’intervento delle aziende, che hanno messo in evidenza il tema del rapporto tra educazione ed economia e della necessità di un patto tra scuola e aziende, utile a formare figure professionali davvero adeguate e pertinenti al mondo del lavoro attuale".
Come già evidenziato dall’intervento del sindaco Marco Bucci, presente agli Stati Generali così come gli assessori Francesca Fassio, Matteo Campora e Pietro Piciocchi per il Comune di Genova e Ilaria Cavo per la Regione Liguria, la scelta è stata quella di coinvolgere nel modo più ampio realtà grandi e piccole del mondo dell’educazione, per conoscerle e costruire insieme la città del futuro.
Il risultato è stato un incontro di grande interesse tra i rappresentanti del tessuto sociale del territorio genovese, che hanno dimostrato come le risorse per fare educazione oggi e “ricucire” il territorio ci siano e si possano considerare addirittura sottoutilizzate rispetto alle potenzialità. Due giorni di lavori che hanno permesso a realtà differenti, per dimensioni e tipo di attività, di conoscersi in modo diretto, non mediato da tecnologie e, in alcuni casi, di impostare già nuove collaborazioni per esperienze che, messe a sistema e ben indirizzate dalle istituzioni, potranno diventare eccezionali motori per il territorio.
Una delle parole d'ordine emersa indubbiamente dagli incontri e dagli interventi è certamente lavorare sulla prevenzione delle problematiche, piuttosto che privilegiare le situazioni di emergenza: un aspetto importante, un impegno positivo e non assistenzialistico, che va supportato dalle istituzioni e fatto proprio con investimenti importanti. Nella diversità delle esperienze e delle posizioni sono emerse, in particolare, una comune necessità di coesione e le grandi potenzialità di due mondi solo apparentemente distanti, quello delle associazioni che impegnano volontari della terza età, liberi da vincoli lavorativi e quindi pronti ad un impegno continuativo di alto livello, e la scuola, dove sono i ragazzi stessi a chiedere di diventare una risorsa importante per la loro città.