Non sembra placarsi la polemica sul caso dei centri salute tra il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano e l'assessore regionale alla sanità Sonia Viale, anche quest'oggi un ulteriore botta e risposta. (leggi QUI)
“Ormai con il Sindaco di Albenga ogni relazione di leale collaborazione sembra inesistente. La reazione vicina all’insulto personale da parte del sindaco è tipica di chi è stato colto in difetto” con queste parole la vicepresidente della Regione ha risposto alle accuse del sindaco di Albenga.
“Io e il Presidente Toti non ci siamo mai sottratti a nessun confronto: prova ne è – spiega la vicepresidente Viale - che il 7 luglio scorso ci siamo recati nella sala consiliare del Comune di Albenga assieme al direttore generale per illustrare il percorso relativo all’ospedale Santa Maria di Misericordia. Se poi in quell’occasione – precisa l’assessore regionale - il Sindaco ha ritenuto che i suoi cittadini dovessero rimanere fuori dalla porta, è stata una sua responsabilità che certamente non può attribuire a Regione: di questo dovrebbero chiedergli conto alcuni cittadini che su questo punto protestano vivamente. A seguito del confronto del luglio scorso, Regione ha compiuto gli atti anticipati in quella sede, prevedendo la riapertura del pronto soccorso di Albenga nel Piano Socio Sanitario approvato a dicembre e la conseguente pubblicazione del bando per affidare a privati la gestione dell’ospedale che rimarrà pubblico. Si sottolinea ancora una volta: pubblico”.
Quanto ai Centri Salute, la vicepresidente Viale aggiunge: “Quando la politica vuole occuparsi di gestione crea solo danni. La volontà dell’amministrazione regionale di voler proseguire l’esperienza avviata dei Centri Salute è inequivocabile. Ma voler entrare nella contrattazione e definizione di clausole contrattuali con soggetti privati, come vorrebbe il sindaco Cangiano, non è abitudine dell’amministrazione di centrodestra che attualmente governa in Regione”.