Al Teatro Cargo di Voltri sono stati presentati una serie di progetti sul tema del bullismo realizzati da vari istituti scolastici dei comprensivi di Pegli Prà, Voltri e Mele. Gli alunni coinvolti, che appartengono all'ultimo anno delle elementari e a varie classi delle medie, hanno messo in moto la loro creatività, producendo video, poesie, canzoni e molto altro.
All'iniziativa hanno partecipato il presidente del Municipio Ponente Claudio Chiarotti e un rappresentante della polizia postale, che hanno dialogato con i ragazzi un un vivace botta e risposta sul tema del sempre più insidioso cyberbullismo.
I ragazzi hanno presentato i loro elaborati: poesie, racconti, canzoni e alcuni video. Un bellissimo esempio delle opere realizzate sul tema del bullismo è il video realizzato dalla classe 2 E dell'istituto comprensivo di Mele, intitolato "Questione di maturità": " Si tratta di un lavoro nato spontaneamente - ci spiega la docente Filomena Tramonte - nato peraltro da un'idea dei ragazzi, che hanno girato il video e curato la sua costruzione in tutti gli aspetti. Il risultato ci ha stupito". Per realizzare il filmato i ragazzi si sono serviti dei tablet in dotazione all'istituto, interpretando il ruolo di attori e di registi, sotto la supervisione delle insegnanti Medea Garrone e Filomena Tramonte. Il risultato è una riflessione su tema del bullismo dai ragazzi per i ragazzi, senza quel filtro che a volte impedisce ai messaggi importanti come questo di arrivare a destinazione.
"La richiesta dei ragazzi di un confronto è avventa dopo alcuni episodi spiacevoli avvenuti all'esterno delle mura scolastiche - spiega Tramonte - e abbiamo deciso di dedicare un pochino di tempo in classe alla comunicazione fra e con gli allievi". L scelta è stata quella di far sedere i ragazzi in circolo e avviare una discussione ordinata, durante la quale ciascuno avesse uno spazio per esprimere il proprio pensiero e condividere le proprie esperienze. "Questo video - conclude la docente - è il frutto di quel confronto, che ha fatto emergere come esistano molte forme di violenza e prevaricazione, che non vanno nascoste. Finché questi fenomeni rimangono entro certi limiti per affrontarli è sufficiente l'ascolto e la comunicazione: l'obiettivo è insegnare il rispetto delle differenze e la promozione della crescita individuale.