"E’ curioso e preoccupante che il governatore Giovanni Toti, azionista dell’accordo di governo fra Lega e 5 Stelle, grazie “all’astensione benevola” di Forza Italia, chieda, in modo assai irrituale, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di vigilare sulla realizzazione delle grandi opere per “consentire che il futuro non si ipotechi”. Vuol dire evidentemente che il rischio che un possibile governo Lega-5 Stelle blocchi interventi decisivi per la nostra regione come la Gronda e il Terzo Valico è concreto e molto alto" commenta Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria.
"Non è accettabile che nell’operazione di spartizione del potere in cui oggi sono impegnati Carroccio e grillini si sacrifichino, per un pugno di poltrone, due opere fondamentali come queste. Tanto più che il Terzo Valico è già del tutto finanziato e in fase di completamento, mentre per la Gronda si attende solo che, da un momento all’altro, partano i cantieri. A farci temere il peggio è anche un episodio preoccupante avvenuto questo pomeriggio in Consiglio comunale a Genova, dove una mozione della Lista Bucci sulla Gronda, che doveva essere discussa oggi, è stata rinviata in Commissione proprio per non “turbare” la trattativa sul governo del Paese. Giù le mani dalla grandi opere. Terzo Valico e Gronda sono fondamentali per lo sviluppo della Liguria e non possono essere sacrificate sull’altare del nuovo Esecutivo. Sappiano i protagonisti del cosiddetto “contratto di governo” che se questo rischio dovesse diventare realtà siamo pronti a fare le barricate" conclude Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria.