Economia - 22 aprile 2018, 06:52

Gambling in rete, il profilo del giocatore italiano nel 2018

Riuscireste a riconoscere un giocatore d’azzardo semplicemente incrociandolo per strada?

Gambling in rete, il profilo del giocatore italiano nel 2018

Riuscireste a riconoscere un giocatore d’azzardo semplicemente incrociandolo per strada? Probabilmente no, perché l’immagine del ludopate non corrisponde a quanto l’immaginario collettivo ci ha trasmesso. Il progresso della tecnologia ha permesso agli appassionati di scommesse di puntare dal proprio divano, dall’ufficio, in treno, in ogni situazione della quotidianità. E appena il messaggio arriverà a tutti i gambler, il mercato dell’azzardo sarà completamente ridimensionato.

La prima fase, di crescita costante e sotto controllo, si sta già verificando da tempo. I dati diramati dal Politecnico di Milano non fanno che confermarlo: nel 2017 la spesa online è arrivata a 1,38 miliardi di euro, il 34% in più rispetto al 2016. E colpo di genio, non ha fatto preoccupare lo Stato per il successo, nonostante l’incidenza sull’erario del gambling su internet sia arrivata sopra il 3%. In fondo, strano a dirsi, il giocatore è più controllato online che nei mini-casinò e nei centri scommesse. L’invio di un documento d’identità, del codice fiscale e dei dati personali è accompagnato da uno stretto controllo da parte delle aziende di gambling, e secondariamente dallo Stato. I movimenti di denaro sono tracciati, ed è possibile impostare un limite massimo di ricariche mensili. Nel 2018 potrebbe persino venire introdotto il Registro Unico delle Autoesclusioni, che permette a ogni utente della rete di fare richiesta per essere estromessi in contemporanea da ogni sito di gioco a pagamento. Dipende sempre dalla volontà del giocatore, ma è un appiglio di speranza da non sottovalutare.


Ma tornando alla domanda iniziale, com’è il tipico giocatore online italiano? Le statistiche, riassunte in un’infografica da Giochidislots.com, rivelano che è un uomo di età media residente nel centro sud. Il gentil sesso infatti rappresenta ancora meno di un terzo del bacino di clientela di un sito internet di scommesse, pur registrando un interesse crescente. La fascia d’età più interessata è invece compresa tra i 25 e i 44 anni, dove si concentrano più della metà dei giocatori. Si sale addirittura sopra il 66% invece addentrandosi nel territorio della provenienza, decisamente sbilanciata a favore dell’Italia meridionale. Il numero di conti attivi sulle piattaforme legati è di 3,7 milioni, ma “solo” 2,2 di questi sono considerati attivi. Si calcola invece gli italiani che effettuano almeno una puntata al mese su internet sono un milione, ben il 25% in più rispetto al 2016.

Per quanto riguarda i gusti dei giocatori, le preferenze si possono racchiudere nelle tre grandi macrocategorie, che da sole comprendono il 91% della spesa: casinò game, scommesse sportive e poker. I giochi da casinò sono trainati dalle slot machine, e coprono il 41% del mercato online complessivo. Sono appena più indietro le classiche schedine e tutte le puntate su eventi relativi al mondo dello sport, con il calcio saldamente in prima posizione. Decisivo in questo senso il ruolo del mobile, che a sua volta ha fatto registrare un vistoso aumento arrivando a costituire un quarto del mercato online. Il poker ha ricominciato a vedere il segno positivo dopo un 2016 difficile, e arriva a prendere una fetta del 10%. E se anche le specialità in crisi ricominciano a volare, internet è davvero il futuro delle scommesse. Un futuro non così lontano, a giudicare dalla tendenza attuale e dalle proiezioni.

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