Alle 15.30 di oggi, al cospetto del giudice per le indagini preliminari Maurizio Picozzi, è iniziato l'interrogatorio di Alessio Alamia Burastero, reo confesso dell'omicidio di Janira D'Amato. Il giovane è assistito dagli avvocati Alessandro Vignola e Andrea Frascherelli.
Il fatto che il giovane avesse con sé un coltello di sopravvivenza (quindi non propriamente un accessorio di comune reperibilità) e che lo celasse in una tasca da diverse ore ha fatto scattare l'aggravante della premeditazione.
Dal momento dell'arresto, Alamia Burastero è stato trattenuto presso la casa circondariale di Imperia.
Tutto è avvenuto a porte chiuse per evitare che il ragazzo, ancora profondamente traumatizzato dalla vicenda della quale egli stesso si era proclamato colpevole, rimanesse ulteriormente impressionato da una folla di cronisti.
Ma anche questo accorgimento non è stato sufficiente a infondere fiducia e coraggio in Alamia Burastero: il giovane non ha avuto la forza di rivivere quei drammatici momenti che già aveva descritto al pm Daniela Pischetola, e ha scelto di fare scena muta. Il confronto si è protratto per poco meno di due ore.