- 12 gennaio 2013, 13:32

A proposito di container (di Riccardo Ciccione)

"Quando un anno finisce molte persone con incarichi importanti in vari settori indispensabili all’intera comunità e non solo, ma importante per l’intera nazione generalmente vengono intervistate per dichiarare,sulla base dell’anno finito,le prospettive per l’anno nuovo"

A proposito di container (di Riccardo Ciccione)


Interessante certamente e puntuale è stata l’intervista rilasciata dalla dott.ssa Orsero, imprenditrice attiva nel settore della logistica dei prodotti deperibili è stata eletta nel 2010 alla guida di Isomar, è il gruppo che unisce al suo interno gli spedizionieri, gli agenti marittimi di Savona. Al momento le aziende associate sono c.a. venti.

A fronte di questa presentazione la Orsero è certamente la persona più idonea, anche per la sua indiscussa capacità , per fare il punto della situazione del settore marittimo  e non solo a livello locale ma nazionale ed internazionale.

Abbiamo registrato un calo dei traffici intorno al 10% anche se ci sono stati alcuni comparti che hanno sofferto più di altri mentre certi hanno risentito meno della crisi.

Su Ro-Ro e rinfuse non ci sono stati troppi problemi mentre decisamente peggio è andato in altri settori . Diciamo che,nonostante tutto ,siamo riusciti a tenere il mercato ecc.ecc.

Ovviamente la Orsero ha esaminato altri, settori come anche le crocere , un plauso per la realizzazione di quattro nuovi depositi di olii vegetali, ha sfiorato il progetto della piattaforma Maersk in una forma molto superficiale e forse sarebbe stato più che legittimo una certa esaltazione invece nulla di tutto ciò.

A leggere l’intera intervista, personalmente,non si ha l’impressione catastrofica da parte di una persona direttamente interessata, infatti contrasta con quanto riportato nell’articolo sul Secolo XIX del 10 Gennaio a firma del Simone Schiaffino che ha intervistato il rappresentante FiltCgil Claudio Schivo.

E’ certamente constatabile che l’abbandono dell' Hamburg Sud da Vado a Genova ha comportato l’immancabile cassa integrazione per molti operatori del settore ,ma che la costruzione della piattaforma Maersk sia la panacea del tutto è fuori da ogni logica per chiunque abbia operato nel settore marittimo ed è certamente,secondo il mio parere, poco onesto illudere come al solito chi paga direttamente e per colpa altrui la crisi.
Il giornalista ha intervistato il Sindaco di Vado prof.Caviglia e certamente si può condividere o contestare ed è opportuno evitare demagogie e polemiche ma certamente inaccettabile dichiarare Sottolineare che l’avvevamo detto non ha alcun senso in merito alla necessità o meno sulla costruzione della piattaforma è meglio evitare.

Fra le tante assurdità che  si sentono fa scalpore la notizia che : Le tasse di ancoraggio e le tasse sull’imbarco e sbarco delle merci nei porti aumentano del 30%da quest’anno e di un ulteriore 15% dal 2014.

A questo punto senza alcuna presunzione certe decisioni incredibili sono state certamente prese da persone che di trasporti marittimi sono completamente digiuni ed incapaci e con queste decisioni mettono in difficoltà tutte le Autorità Portuali che sono legati alle direttive della legge N°84 del 29Gennaio 1994 oltretutto gli stessi anno delle autonomie ben precise.

Infatti per portare un esempio pratico l’Autorità Portuale di Taranto e Gioia Tauro (Transhipment) hanno azzerato quasi le tasse portuali per non perdere compagnie e malgrado ciò la Maersk ha deciso di andarsene a Malta.

Che la Maersk sia la 1° società mondiale è risaputo ma d’altra parte è anche risaputo che è la meno affidabile perché con il suo modo di agire ha compromesso terminal container in tutto il mondo.

Riccardo Ciccione

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