In relazione al rilascio dell’AIA transitoria per i gruppi a carbone della centrale Tirreno Power, l’Ordine dei Medici di Savona ribadisce con forza la necessità di una strategia volta ad abbandonare il carbone come combustibile per la produzione di energia elettrica nel nostro territorio.
È ben ferma l’opinione, suffragata dalla letteratura scientifica, che ad una significativa riduzione dell’inquinamento e del conseguente danno sanitario si possa giungere realisticamente solo sostituendo il carbone con il gas naturale, per il quale esistono già localmente le infrastrutture necessarie.
Solo in questo modo si potrebbe realizzare un equilibrio fra le necessità di energia e la salvaguardia della salute che l’ Ordine intende tutelare in ogni sede e ad ogni costo.
Né valgono a compensare questa decisione le varie prescrizioni di cui si parla, fra cui un migliore controllo delle emissioni ed un Osservatorio Salute e Ambiente, che potranno al massimo fungere da notaio di danni ambientali e sanitari già ampiamente prevedibili essendo solo la prevenzione primaria la strada maestra e più rispettosa dell’individuo per perseguire la salute dei cittadini.
Ricordiamo ancora una volta che negli anni la Comunità Europea ha redatto studi e rapporti (ultimo in ordine di tempo il rapporto n.15 del 2011 “Revealing the costs of air pollution from industrial facilities in Europe”), in cui si forniscono in dettaglio stime dei danni sanitari ed ambientali che deriveranno dalla realizzazione di insediamenti industriali, da cui si evince che, a parità di energia prodotta, il carbone è sicuramente il combustibile più inquinante e pericoloso per la salute.
A questi rapporti si deve fare riferimento prima di prendere decisioni con conseguenze senza ritorno.
Il Presidente Dr. Ugo Trucco