http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=186088Ma Tirreno Power usa un carbone differente da quello usato da Enel? Risulta cioè molto più "pulito", tale da consentire un'accettabile stato di salute dei cittadini che vivono nel raggio di 50-70 Km.dalla centrale, e persino tale da permettere una tranquilla produzione e conseguente consumo di prodotti tipici della zona immediatamente circostante?(vedi primo allegato).
Qui da noi si dice spesso che i cosiddetti "ambientalisti" (termine spesso usato negativamente, dato che finisce in "isti") sanno far solo una propaganda negativa, distruttiva, allarmistica, persino terroristica, riguardo la sanità, l'agricoltura, il turismo della nostra provincia. Allora come definire gli agricoltori e i magistrati di Brindisi?(vedi i 2 link). E come definire le ordinanze degli
enti locali, come il sindaco di Civitavecchia, che classificano come" non coltivabili per uso alimentare", ovvero "no food", aree poste in un raggio di decine di chilometri attorno alla centrale del luogo? E la presa di posizione di agricoltori, commercianti, operatori turistici di quella zona?(vedi secondo allegato).
Evidentemente sono tutti quanti "terroristi". Da noi, invece, non solo si permette come nulla fosse attività agricole, turismo, e quant'altro, ma si osanna da parte di tutti (la maggior parte degli enti, gli industriali, i commercianti, i sindacalisti) Santa Tirreno Power, dalle cui labbra, pardon, ciminiere, si pende per giungere al più presto al tanto agognato ampliamento, a carbone naturalmente, per avere la panacea di tutti i mali, cioè della crisi economica-occupazionale da cui è sempre più afflitta la nostra provincia.
Invece, per qualche decina, forse, di posti di lavoro in più, sono proprio altri mali, o meglio, malattie, ad essere ulteriormente acuiti. Così come ulteriormente danneggiati saranno agricoltura e turismo: "chi verrebbe mai a fare il bagno sotto i fumi del coke?", esclama il presidente della Confesercenti di Civitavecchia; figuriamoci allora qui a Bergeggi, in più col previsto ampliamento a carbone di Tirreno Power; per non parlare poi dell'altra tanto sospirata grande opera, pure essa panacea della disoccupazione provinciale savonese, la piattaforma portuale Maersk, sempre a Vado, naturalmente.
A proposito di mali, un vecchio proverbio recita così:"chi è causa del suo mal, pianga sè stesso". Ma molti dei nostri dirigenti politici
e industriali, nonchè sindacali, ignorando, o forse fingendo di ignorare questa nostra tristissima e assurda situazione, non riescono proprio a piangerne; a differenza della stragrande maggior parte dei cittadini, pur essendo essi senza colpe, anzi, vittime principali di tale situazione. Ma saranno anche tutti loro per caso "ambientalisti terroristi"?
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-
bari/2012/03/05/news/gli_esiliati_di_cerano-30986744/
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