I nuovi insediamenti produttivi sul territorio cairese denotano una propensione al peggioramento del rischio ambientale già fortemente compromesso. L'aggravante è inoltre quella di prevedere una bassissima incidenza occupazionale. Solo sul territorio di Ferrania, in un'area concentrata di nemmeno un km, le industrie insalubri di prima classe sono/saranno Ferrania Farma, biodigestore, centrale a biomasse e cartiera. Non dimentichiamo le altre problematiche importantissime ed irrisolte come l'ampliamento della discarica Filippa e Cokitalia.
Più volte SEL Valbormida ha dichiarato ufficialmente che il problema ambientale e occupazionale va affrontato globalmente su tutto il territorio e non per singolo insediamento produttivo.
L'esito del ricorso al consiglio di stato riguardo alla possibile costruzione della centrale a biomasse di Ferrania era atteso per metà gennaio 2012. A quanto pare si è recentemente accertato il diritto di Ferrania Technologies spa a realizzare la centrale. Rimane ancora un ricorso al TAR delle associazioni ambientaliste contro la centrale a biomasse che auguriamo sia appoggiato e condiviso da questa amministrazione.
Era quindi doveroso aspettare questa sentenza per poter ragionare correttamente sulle altre proposte industriali come ad esempio l'adiacente biodigestore.
Era assolutamente doveroso per correttezza e trasparenza che questi punti fossero inseriti nel programma elettorale e far quindi decidere la cittadinanza del proprio destino tramite l'espressione di voto nelle prossime elezioni comunali di maggio.
Si è purtroppo percepito, nolenti o volenti, un clima in cui gli iter autorizzativi sembravano quasi voler essere "accelerati" in modo tale da portare a conclusione tali temi prima della scadenza elettorale e della sentenza sulla centrale a biomasse.
Più le questioni paiono essere spinose e imbarazzanti più riteniamo dovrebbero essere maggiormente condivise con la volontà dei cairesi.
In un clima politico globale in cui si chiede maggior trasparenza e coinvolgimento nelle scelte da parte dei cittadini, come dimissionari appartenenti al coordinamento ristretto del Circolo Sinistra Ecologia Libertà Valbormida non possiamo quindi che dichiarare il nostro sconforto e la nostra frustrazione.
Con la presente dà le dimissioni l'intero coordinamento ristretto del Circolo. Mirco Baiocco (coordinatore), Ruggero Delponte (tesoriere), gli appartenenti tutti: Emiliano Berchio, Monica Traverso, Nicolò Domeniconi, Sabrina Pescio.