Solo per citare wikipedia, leggiamo: “È inoltre importante notare come la certificazione ISO 14001 non attesti una particolare prestazione ambientale, né tantomeno dimostri un particolarmente basso impatto, ma piuttosto stia a dimostrare che l’organizzazione certificata ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile”. it.wikipedia.org/wiki/ISO_14000
Bene, diciamolo allora che avere questa certificazione non significa certo “essere al top”, come spesso dichiarato dai nostri politici, ma significa essere solo discretamente accettabili.
Ma come gente comune, inoltre, ci chiediamo: dove sarebbe questa “ricerca sistematica di miglioramento in modo efficace”?
Com’è possibile farsi passare come un comune dove l’ambiente è molto considerato quando abbiamo una discarica nella quale, ancora recentemente, l’Arpal e poi la Provincia hanno rilevato procedure fuori dagli standard di legge, inclusi i continui svolazzamenti dei rifiuti fuori dalla recenzione e loro dispersione in tutto l’ambiente circostante (vedi foto di repertorio di Savona News)? Nonchè molte altre gravi “lacune”.
Come è possibile che la continua ricerca di nuovo cemento vada a braccetto con il preteso spirito ambientalista dei nostri amministratori?
Siamo pieni di seconde case, ma non ci fermiamo mai e, tra una modifica al Puc e l’altra, si continua a costruire; e lo si fa anche in quell’entroterra che, solo a parole, si dice (con le lacrime agli occhi) che si vuole difendere per evitare nuove tragedie a causa delle alluvioni.
Per non parlare della raccolta differenziata, vergognosamente ridicola allo stato attuale e ben sotto a quanto previsto da legge: siamo al 22-25%, mentre entro fine anno si dovrebbe arrivare al 65%!
Noi vediamo solo ipocrisia di questo modo di fare proclami e politica e le parole del nostro attuale Sindaco, usate in occasione di una certificazione stavolta persa (Certificazione EMAS), non fanno che confermarlo: “Perdere l’Emas non è piacevole, ma ricordo che molte certificazioni non sono assimilabili alla città stessa.
L’esempio più eclatante sono le assegnazioni delle Bandiere Blu. La Sardegna ne ha un appena un paio, eppure è la regione con uno tra i mari più belli del Mediterraneo”.
Insomma, se si perdono non contano molto e se si guadagnano sono il top del top? Boh: siamo gente comune e ci sfuggono queste sottigliezze.
Comunque in parte siamo d’accordo: Varazze si fregia sia della certificazione Iso 14001 sia dell’altrettanta ostentata Bandiera Blu, ma né l’una né l’altra sono certamente “assimilabili alla nostra città”, nè all’impegno verso l’Ambiente delle varie amministrazioni che si succedono.
E’ solo fumo negli occhi da parte di chi, vinte le elezioni, poi fa sempre la solita politica. Purtroppo.