Di solito funzionava così: un gruppo di malavitosi apriva una società intestata ad un prestanome che prendeva in affitto un capannone da un proprietario solitamente all'oscuro che, dopo poche settimane, se lo ritrovava come per incanto zeppo di pneumatici usati fino al tetto. Inquilini spariti.
Accadde anche nella non lontana e civile Tortona qualche anno fa. Alla fine i costi di smaltimento ricaddero sulle spalle del Comune.
Di oggi la notizia del sequestro di un container di pneumatici diretto in sudamerica, bloccato dalla Guardia di Finanza di Savona e dalla Dogana a Porto Vado. Denunciato lo spedizioniere. Sul fatto indaga ora la Magistratura.
''Non e' la prima volta - conferma il comandante provinciale della Guardia di finanza, Roberto Visentin - che dallo scalo marittimo di Vado Ligure transitano merci illecite. In precedenza nostri agenti e personale delle dogane avevano sequestrato anche elettrodomestici e in particolare dei frigoriferi non a norma che erano stati intercettati dai controlli svolti con gli scanner in dotazione al personale in servizio al porto del ponente savonese''.
Il riciclaggio legale dei cosiddetti PFU (Pneumatici Fuori Uso) prevede i più svariati reimpieghi, dagli asfalti, all'arredo urbano, al combustibile per i cementifici, con buona pace delle emissioni (vedi scheda QUI e QUI)
Va segnalato che i pneumatici a fine vita non possono essere gettati nelle comuni discariche; e qui scatta un ridicolo cavillo che permette però di utilizzarli come parte strutturale delle discariche stesse. Ed ecco aggirato l'ostacolo: anche nella vicino impianto del Boscaccio (Ecosavona) il cui ampliamento è tuttora oggetto di un'interrogazione parlamentare di IDV, eccoli in gran quantità poggiati ai teloni di nylon tutti attorno alla zona di sversamento. Te capì?
Savonanews se ne occupò nel luglio 2010, in particolare con un servizio chiamato "Il Paradiso può attendere" (vedi notizie correlate) Leggendolo s'intende la ragione del titolo. Dopo qualche anno una bella sepoltura "risolverà" il problema.
Secondo la milanese Ecopneus - che riunisce i principali produttori di pneumatici e che ha condotto la perizia sopo il sequestro vadese - ogni anno in Italia arrivano a fine vita circa 380.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso (PFU); tale dato è stato stimato tenendo conto di varie fonti legate al settore e può essere riferimento affidabile per dimensionare il fenomeno.
Di questo totale, circa la metà è destinato al recupero energetico; solo circa il 25% viene recuperato come materia prima seconda impiegata in numerosi utilizzi urbani ed industriali (dato pari alla metà della media Europea); la quota restante (> 25%) viene dispersa in traffici, pratiche illegali o comunque fuori controllo."
E anche nel business legale si muovono poteri abbastanza forti, se si conta che l'ufficio stampa di Ecopneus è la Hill & Knowlton, uno dei principali gruppi internazionali di pubbliche relazioni specializzato in "ecologia, studi di consulenza e servizi" che conta solo 85 uffici in 46 paesi del mondo.