Nel sito sembra si possa evidenziare la presenza di materiale di scarto di demolizione molto vario, tra cui asfalto ferro residui di lavorazione del vetro e molto altro non specificatamente identificato. Nelle dichiarazioni le autorità riferiscono che il deposito è autorizzato, nell’interesse della salute dei cittadini e ben sapendo che i capannoni demoliti cui sono riferibili i resti cumulati, visti gli anni in cui erano stati costruiti, contenevano, molto probabilmente Eternit e materiali pericolosi di altro genere ho ritenuto necessario e opportuno interrogare il presidente Burlando e l’assessore all’ambiente Briano in merito”.
In particolare dall’interrogazione depositata in Regione è stato richiesto se il materiale detritico precedentemente descritto sia stato regolarmente autorizzato dagli organi competenti tenendo conto delle caratteristiche del materiale e della relativa normativa vigente e a chi è stata concessa l’autorizzazione in discussione. Si è richiesto inoltre quali tipologie di controlli e di analisi intendano essere disposte per evitare rischi ambientali che potrebbero sorgere anche alla luce della stretta vicinanza con il fiume Bormida di Mallare che scorre a pochi metri dal deposito.
Nella Conferenza dei Servizi tenutasi in Provincia giorni fa, pare che l’argomento non sia stato trattato rendendo ancor più di difficile comprensione l’operazione di stoccaggio dei predetti materiali su quel terreno.
Prosegue Torterolo : “ non sono aprioristicamente contrario alla realizzazione di nuovi insediamenti produttivi nella nostra valle anzi, sono disposto a sostenerli con forza quando però vengano portati avanti con chiarezza senza nascondere ai cittadini le reali intenzioni di chi opera. Sulla questione dello sviluppo delle aree di Ferrania fino ad oggi, troppe sono state le frasi dubbie ed interpretabili che lasciano addito ai pensieri meno rosei per i destini delle aree. Sono contento che i gruppi di persone che credono in uno sviluppo ambientalmente sostenibile della Valle Bormida, abbiano apprezzato l’iniziativa assunta dal gruppo consigliare del comune di Carcare “Noi per Carcare” di fare inserire all’ordine del giorno del consiglio comunale che si terrà martedì29 Novembre C.m. la questione del Biodigestore. Credo fermamente che nonostante l’opera sia realizzata nel Comune di Cairo Montenotte, anche gli altri comuni della Valle Bormida debbano esprimersi proprio perché anche su questi potrebbero ricadere eventuali danni ambientali. Si pensi a cosa succederebbe se venisse costruito così come accade in prossimità di molti BIodigestori italiani, un inceneritore del residuo secco risultante dalla lavorazione dell’impianto di biodigestione, che si troverebbe ad essere esattamente sotto l’abitato di Vispa” .
“L’appello che rivolgo alle istituzioni ed alle forze economiche della Provincia è di pensare a come concretamente risolvere i problemi occupazionali per gli oltre duecento cassaintegrati di Ferrania, che dalla fine del mese potrebbero rimanere definitivamente senza lavoro. Pare che le proposte insediative avanzate finora su quell’area siano state troppo flebili e che non siano sufficiente per dare una corposa e definitiva risposta occupazionale. Non vorrei che anche per Ferrania si utilizzi il metodo già evidenziato anni fa per l’Acna di Cengio, con il pericolosi farla morire per consunzione. Nei prossimi giorni, mi rivolgerò direttamente all’Assessore regionale alle attività produttive per conoscere i dettagli dell’intera vicenda”.
Carcare, 25 Novembre 2011
Maurizio Torterolo
Consigliere Regionale della Liguria
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