Scrive il consigliere Alessandra Barberis:
"Fare la Consigliera Comunale ad Andora doveva essere una esperienza meravigliosa, mettersi al servizio del cittadino ed aiutarlo, ma ahimè, in questi due anni da quando sono stata eletta si è dimostrata tutt'altro che una bella esperienza e non per colpa della sottoscritta, anzi, ogni qual volta ho presentato interrogazioni o altre richieste mi si è sempre e ripeto SEMPRE messo i famosi “bastoni tra le ruote”.
Un esempio su tutti: ho richiesto formalmente di avere approfondimenti circa le preoccupanti notizie di reato che negli ultimi mesi vengono pubblicate sui giornali riguardanti persone che lavorano in Comune ed anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco su tali fatti in cui afferma “che non è a conoscenza dei fatti contestati, che non ha seguito la pratica, che aspetta fiducioso...”
La cosa mi ha colpito molto ed ho presentato una interrogazione poiché mi sembrava impossibile che una Amministrazione ed il suo Sindaco non sapessero cosa succeda all'Ufficio Tecnico, che ricordo si trova al secondo piano del palazzo comunale, UN PIANO SOPRA L'UFFICO DEL SINDACO e non a 1000 km di distanza?
Quello che mi sono sentita rispondere è ”Il Sindaco ritiene inopportuno riferire ad un organo non competente”.
Ma LEI chi tutela?
La sottoscritta ritiene doveroso che si riferisca su fatti di così estrema gravità. Vorrei inoltre sapere Signor Sindaco se per le persone oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica è stato previsto, data la gravità dei reati contestati ed in via cautelare, il trasferimento temporaneo ad altro incarico, oppure continuano a ricoprire lo stesso ruolo all'interno del Comune? Se come credo, questo non è stato fatto sarebbe opportuno che ci spiegasse il motivo.
Per ultimo sono a ricordarle che è passato quasi un anno dalle sue dichiarazioni pubbliche fatte in consiglio comunale in cui affermava che ad Andora ci sono state persone che hanno usato gli indici 1000 volte e tanto altro di notevole gravità, siamo a maggio del 2011, aveva detto che avrebbe fatto una verifica presso gli uffici, si ricorda, sono al secondo piano e non si capisce come mai i nomi di queste persone non ci sono ancora e soprattutto, in qualità di consigliera comunale, rappresentante della Comunità vorrei sapere i nomi dei dipendenti comunali che hanno permesso che tutto ciò accadesse al fine di agire personalmente in via giudiziaria nei loro confronti."
Consigliera Alessandra Barberis